venerdì 22 ottobre 2010

The Faunal Countdown

Non capita spesso di imbattersi in un gorilla nella sala d’aspetto di una banca o una tigre accovacciata nel cortile di un palazzo rinascimentale.

No, in effetti incontri simili al momento mi risulta siano possibili solo a Ferrara. Si tratta della mostra-evento THE FAUNAL COUNTDOWN: una serie di installazioni apparse in vari luoghi del centro storico con protagoniste numerose sculture a grandezza naturale di animali a rischio estinzione: balenottere, rinoceronti, elefanti fino ai coccodrilli, materia prima ambitissima di scarpe e borsette.

Stefano Bombardieri è l’ideatore di questa sorta di safari dove la città diventa scenario e le piazze ed i palazzi storici l’insolito habitat di queste vittime dell’homo-sapiens.

Sculture sui cui corpi giganteggiano tristi countdown a led recanti il numero di esemplari di quella specie rimasti in vita.

martedì 19 ottobre 2010

Oral troubles

Una nuova, terribile minaccia si sta abbattendo sulla razza umana. L’associazione britannica “Cancer Research UK” ha recentemente diffuso dati allarmanti circa la proliferazione del cancro orale. Una malattia che ha ucciso nell’ultimo anno 1800 persone solo in quel paese!

La novità è che avrebbero individuato tra le cause scatenanti non vi sia solo il fumo ma anche il papilloma virus, che si trasmette per via sessuale e che normalmente si annida nell’utero.

Come questo possa essere causa scatenante di un cancro nella cavità orale credo possiate esserci arrivati senza doversi addentrare i superflui dettagli medici.

Una malattia che ha quindi per vittime principali gli uomini, più una certa dose di donne dalle vedute più larghe della media.

Per correre ai ripari e sensibilizzare la popolazione circa i rischi la sempre autorevole BBC è stata incaricata di realizzare un documentario sul delicato argomento affidando all’attrice Jaime Winstone la presentazione dello stesso.

In attesa che il Cardinal Bagnasco si esprima a riguardo,

spero che il nostro ministero della salute non sottovaluti questa minaccia e si attivi presto per far passare l’importante documentario sulle principali reti generaliste.

lunedì 11 ottobre 2010

se hai visto CHI L'HA VISTO

Non seguo più di tanto la cronaca. Men che meno la nera. Leggere di Tizio che ha ammazzato Caio, di come sia avvenuto e cosa l’abbia spinto non mi ha mai interessato, tanto meno quindi avverto l’esigenza di scriverci sopra.

Il caso della quindicenne uccisa e violentata (tutti i TG hanno rimarcato che quello fosse l’ordine degli eventi) dallo zio non fa eccezione perché come la quasi totalità dei fatti di sangue non ti permette distinguo o prese di posizione che possano essere spunto di una benché minima discussione. Fan più chiacchiera da ascensore.

- “hai sentito di quella povera ragazza?”

- “eh si, poveretta.. che schifo, lo zio non merita nulla”. Punto.

Già, punto.. che mai si può aggiungere?!??

Ma su quanto accaduto nella trasmissione “Chi l’ha visto?” e su come sia stato gestito il collegamento con la famiglia della ragazza, con l’ annuncio della morte e dell’arresto dello zio in diretta è tutta un’altra faccenda.

Il sacrosanto diritto di cronaca, sempre invocato e spesso travalicato non centrava niente con lo spettacolo che si è consumato la scorsa settimana. La lettura delle notizie di agenzia che si susseguivano, i primi piani insistiti sul volti più basiti ancor prima che sconvolti non hanno giustificazione alcuna.

Come il sentire la Sciarelli rivolgersi a quella madre chiedendo se volesse interrompere il collegamento o continuare, un gesto da liquidare come demenziale se non fosse stato per la tragicità del momento.

venerdì 8 ottobre 2010

To bring you my love

I was born in the desert
I been down for years
Jesus, come closer
I think my time is near...


L’ho incontrata per la prima volta una sera di febbraio del 1995. Non è stato un caso, quella sera al VOX ero lì per lei. La sua musica, scura come la notte, era una somma di grunge, punk e blues. L’avevo scoperta l’autunno prima, mi era entrata in testa e lì era rimasta.

Poi quella ragazzina con un trucco eccessivo, che avanzava incerta su tacchi troppo alti per risultare sexy quando salì sul palco si portò via anche la mia anima.

Al primo riff della sua Stratocaster si trasformò per sempre nella creatura più bella che si potesse desiderare.

Un giorno lessi che Nick Cave disse di lei che era la donna con le mani più fredde e le labbra più calde che avesse conosciuto. Beh, anche se non ho mai avuto modo di verificarlo non trovo definizione migliore per descrivere la sensazione che provo ogni volta nell’ascoltarla.

PJ Harvey, la Donna che merita più di chiunque che sia scritto con la maiuscola, oggi, parafrasando nanni moretti, è divenuta una splendida quarantenne.


giovedì 7 ottobre 2010

Coming out

Tiziano Ferro, alla fine di un lungo percorso interiore, ha scoperto che quello che si diceva da sempre su di lui era vero.


martedì 5 ottobre 2010

Pressapochismi

Lancio di statuine del duomo in scala, pistole che s’inceppano..

Gli attentati che ultimamente hanno avuto per oggetto grandi statisti o giornalisti scomodi denotano che la macchina del terrore alimentata dai vari Travaglio, Grillo e Di Pietro fa proseliti più tra personaggi alla Paperoga piuttosto che avvicinarsi ai livelli del terrorismo internazionale.

Meglio così. Ma sia chiaro: è frutto della tipica improvvisazione italiana…

lunedì 4 ottobre 2010

Fly down, live well..

Mantra per bloggers (per tutti i bloggers):

You’re not deep

You’re not an intellectual

You’re not an artist

You’re not critic

You’re not a poet

You just have a internet access..

venerdì 1 ottobre 2010

Cover dalla cameretta

Io ho una mia idea sulle cover: vengono meglio se l’originale non sia stato propriamente un successo planetario. Si perché altrimenti tu ci puoi mettere tutta la creatività ed il talento di questo mondo ma il confronto lo perdi. A tutti, dopo poche note, scatta il paragone e non c'è più partita

Questo lo pensavo fino a ieri perché i Pomplamoose mi hanno insinuato quantomeno il dubbio che si possa regalare una seconda vita indipendente anche a pezzoni che sembrerebbero inattaccabili.

I Pomplamoose sono un duo statunitense formato dal polistrumentista Jack Conte e dalla cantante/bassista Nataly Dawn. Il loro lavoro? Frullare e riassemblare in chiave elettro-jazz più o meno tutto quello che gli passa sotto al naso. Da Lady Gaga a Beyonce, dagli earth wind & fire a Edith Piaf. Il risultato è davvero buono anche perché rimane solo la struttura degli originali, tanto che nella maggior parte dei casi questo si rivela un valore aggiunto.

Sono anche un esempio estremo di autarchia alla faccia delle major: per sala di registrazione usano quella da pranzo, si girano in proprio i video e la vendita dei pezzi avviene solo su internet dove per altro la maggior parte delle loro versioni è scaricabile gratis legalmente dal loro sito.

Per presentarli ho scelto Beat It dello schiarito e trapassato Michael Jackson, buon ascolto...