“Pillola blu ti svegli nel 2009 e non ricordi nulla, pillola rossa scopri quanto è profonda la tana del bianconiglio…”.
lunedì 29 dicembre 2008
mercoledì 24 dicembre 2008
natale con i tuoi
venerdì 19 dicembre 2008
DIN DON

Frankie ha scritto e realizzato questo pezzo come atto di pura liberalità.
”DIN DON” la potete scaricare dal banner qui a destra in formato mp3, ascoltarla e diffonderla come preferite. Ribadisco: Frankie, casa discografica, SIAE o chi per loro qui non cuccano un centesimo.
Fatela circolare a mo' di biglietto di auguri, suonatela alle feste, in discoteca, in radio. Più circolerà più avrà avuto senso farla. E' un piccolo regalo per tutti.
Certo se vi viene voglia di mandare un contributo ad Emergency l'autore (e pure il sottoscritto) ringrazia sentitamente.
Se volete destinare la cifra a qualcun'altro ben venga: l'importante è conoscere personalmente il destinatario e sapere che l'investimento andrà a buon fine.
Buon Ascolto (Gratis) e ricordate la donazione…
giovedì 18 dicembre 2008
Inossidabili a tutto
«Ho comunicato con orgoglio al segretario Veltroni che io ho intenzione di andare avanti e gli ho detto che sono pronta a segnali forti di rinnovamento. E lui mi ha detto: “Auguri, buon lavoro”» (Rosa Russo Jervolino, 16 dicembre 2008)
Una volta avrei voluto mandarli tutti a casa a calci in culo. Ora preferisco che restino tutti fermi.. lì ai loro posti.. così è più facile prenderli a calci nei denti.
martedì 16 dicembre 2008
Inghilterra batte Grecia 18500 reperti a 0
venerdì 12 dicembre 2008
Auspici
Interessante conversazione tra due ottantenni, tema: giorno della settimana in cui è preferibile morire.
Nonnina con golfino (traduzione da dialetto bolognese a italiano): “io no di lunedì altrimenti Loris mi ammazza, è il giorno della briscola al cral.”
Nonnetta con abitino a fiori: “io no di venerdì perché porta sfiga.”
.... A chi ?
venerdì 5 dicembre 2008
il Poz
Viveva per gli assist, classifica questa che lo ha visto primeggiare fino all’ultimo anno di attività.
Mai banale, trasformava ogni intervista in uno show. Una specie di Valentino Rossi con il quadruplo di adrenalina addosso.
Ha vinto meno di quello che il suo talento immenso gli avrebbe consentito: solo due scudetti (con Varese e Fortitudo) e l’argento olimpico con la Nazionale ad Atene 2004.
Sulla Gazzetta è apparsa di recente una bella intervista ai genitori, ne incollo qualche passaggio per spiegare chi sia Gianmarco:
«A meno di un anno evade dal lettino scendendo un piano di scale a gattoni, a due mi espone a figure terribili in tram perché grida "quella signora ha i baffi" indicando la poveretta, a tre mi costa la multa per non avergli pagato il biglietto sul bus, il cui controllore lo trova alto un metro esatto. Tornati a casa lo piazzo contro lo stipite che usiamo per le misure: 98 centimetri. "Ma in autobus ero sulle punte dei piedi" dice trionfante.
Da ragazzino la frase che gli sento dire più spesso è "ti giuro che stavolta non è colpa mia". Ho sempre pensato che sarebbe diventato un campione, fin dal minibasket le cose gli venivano troppo facili. Il problema era convincerlo a giocare con gli altri. Se dava un assist e il compagno sbagliava, altri palloni se li sognava. Io lo rimproveravo. Era imbarazzante, le madri dei suoi amichetti mi squadravano furenti. E lui "guarda che a portare su la palla ci si stanca, perché buttarla via?".
Racconta il padre: «Una volta Recalcati mi ha raccontato la riunione prepartita della finale scudetto di Varese. Lui spiegava, Gianmarco tirava palline di carta a De Pol, che slacciava le stringhe a Meneghin, che infastidiva non so come Zanus Fortes. L’allenatore pensò di interrompere, ma decise di far finta di niente. Andarono in campo, giocarono nel modo richiesto, e vinsero il titolo».
Altra perla per raccontare cosa sia Pozzecco: andato in Russia perché in aperto scontro con l’allenatore della Fortitudo Repesa, viene corteggiato dal patron della Virtus Bologna Claudio Sabatini, il quale gli offre un contratto miliardario.
Sembra fatta, annuncio in conferenza stampa e tutto.. manca solo la firma.
Che non arriva.
Poz rinuncia a una montagna di soldi e al palcoscenico dell’Eurolega (la massima competizione continentale) perché lui con quella maglia mica ci si vede.. chiede scusa a tutti ma andrà a giocare per quattro spiccioli con la neo-promossa Capo D’orlando. Un ultimo anno prima di salutare tutti.
E così andrà. In ogni campo della serie A gli tributarono saluti e cori. Avversari storici come i Virtussini appena buggerati capirono e lo applaudirono convinti.
Quando incontrò la Fortitudo io ero là, fece una partita monumentale 26 punti, oltre una decina gli assist. Quando a un minuto dalla fine lo richiamarono in panchina per l’applauso dell’addio il palazzetto sembrò crollare e lui in mezzo al campo a piangeva come un bimbo. Questo era il Poz.
La notizia della settimana è che una squadretta del campionato dove gioco l’ha tesserato (!) Spero d’incrociarlo.. e cantarci assieme: “chi non salta è virtussino !! Eh ! eh!”…
Poz, sei immenso.
mercoledì 3 dicembre 2008
Povero Murdoch ?!??
Usate quel tempo in più che vi ritroverete per leggere un libro, scopare o uscire a fare un giro.. In fondo si vive bene anche senza SKY ve lo assicuro.
martedì 2 dicembre 2008
Imprinting
Oggi, rispetto al Loyola del XVI secolo, le modalità forma mentis dei piccoli non sono tanto cambiate: la maggior parte riceve un indottrinamento religioso e non in tenera età.
Ossia quando, per ovvie ragioni, si è più plasmabili e meno riluttanti ad acquisire senza disquisire dogmi o presunte verità assolute.
Un po’ come quei poveri bimbetti con addosso la più varia cartellonistica anti-Gelmini che ti capita di vedere questi giorni in TV, trovo il loro metterli in mezzo da parte dei genitori semplicemente vomitevole.
Bel dilemma insomma: meglio un figlio ciellino o sindacalista ?
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