martedì 18 dicembre 2012

Idea regalo anti-sfiga

il 21 dicembre si avvicina.
Se volete salvarvi avete un'unica possibilità: bonifico di 100 euri intestato a me medesimo e riceverete una foto della mia schiena "calendarizzata maya" con l'autografo di Roberto Giacobbo.

mercoledì 12 dicembre 2012

#Pontifex

Dopo Flavia Vento arriva su Twitter anche il simpatico bavarese. 
Ma la rivoluzione digitale mass-mediologica potrà dirsi completa solo quando lo vedremo anche su You-Porn.

venerdì 7 dicembre 2012

Elezioni 2013

Italia, sorridi: sei su scherzi a parte!

martedì 4 dicembre 2012

aXXL Rose



Non è invecchiato esattamente "benissimo"...

lunedì 3 dicembre 2012

Sbornia Bond, la favola senza lieto fine ai tempi della crisi

C'era una volta, tanto tempo fa, in un paese lontano lontano un'amabile signora di nome Helga...

Helga era la proprietaria di un bar, di quelli dove si beveva forte.

Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).
La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città.
Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora.
La banca di Helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia.
Intanto l’Ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond.
I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano.
Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond.
Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite.
A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi.
Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi.
Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada.
Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%.
La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: niente più prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza.
Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare.
Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.
Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce.
Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza.
Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero.
Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare.
Bene, ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio.

venerdì 16 novembre 2012

World War Z

Dopo innumerevoli traversie di produzione che avevano fatto vacillare il costosissimo progetto e ben cinque (!!!) revisioni della sceneggiatura il prossimo giugno arriverà finalmente nelle sale di tutto il mondo la trasposizione cinematografica del celebre romanzo di Max Brooks.

Dalle indiscrezioni pare sia rimasto poco della struttura originale ma il trailer sembra comunque promettere bene. La Guerra mondiale agli Zombie è ufficialmente iniziata.

venerdì 9 novembre 2012

Fausto Papetti e la ghiandola mammaria

Larga parte della mia forma mentis in tenera età la devo a lui.
Non tanto per la musica (che fosse sassofonista nemmeno lo sapevo) ma per le mitiche raccolte. Una incredibile, sterminata sequela di tette.
Avrò avuto 7/8 anni quando rimasi la prima volta in contemplazione diversi minuti davanti ad una delle sue copertine come fosse stata la Sindone. Pur ignorandone la ragione aveva un appeal innegabile. 
Purtroppo, a coglier l'opera del celebre musicista, era possibile solo a casa dello zio, uomo buono con gusti musicali che oggi si definirebbero decisamente nazional-popolari. Possedeva l'opera omnia dei vari Al Bano, Mino Reitano, quell'altro dei watussi... e Fausto Papetti appunto.

A casa mia invece no. Da noi solo De Andrè, Guccini e De Gregori... insomma du' palle. Ma soprattutto neanche una tetta.

mercoledì 7 novembre 2012

I (don't) have a dream

Mutuando la celebre immagine di quello che ha ri-vinto al di là dell'Atlantico mi preparo per la mia discesa in campo.

martedì 6 novembre 2012

The man from the Earth

Un gruppo di docenti si trova per la cena di addio ad un collega. Forzato dalle insistenze dei primi sul perché avesse deciso di andarsene l’uomo gli pone un quesito: “se vi confessassi di avere 14000 anni, mi credereste?”

E’ l’incredibile incipit di the man from the Earth, per me uno dei film più intriganti usciti negli ultimi anni.

Un racconto che pare figlio di quella fantascienza alla Philip K. Dick, che non ha bisogno di astronavi o effetti speciali, ti conquista con la sola forza di una sceneggiatura esemplare.

Una storia straordinariamente semplice sul tema dell’immortalità. Basata sulla qualità dei dialoghi, dove si assiste via via all’impossibilità dei vari professori di sconfessare il presunto uomo di Cro-Magnon attraverso la forza delle discipline che questi rappresentano (medicina, archeologia, teologia, psicologia).

Non ho idea se da noi sia mai passato al cinema ma un torrent con i sottotitoli lo si trova senza particolari difficoltà. Buona (consigliatissima) visione.

martedì 30 ottobre 2012

Matteo Renzi Adesso. No, magari tra un pochetto...

Le primarie del centro sinistra si avvicinano. Faccio opera di divulgazione e metto qua il link dell'esauriente programma di Renzi, in cui potrete leggere nel dettaglio la soluzione ad ogni problema passato, presente, futuro. Oooohm. 

lunedì 29 ottobre 2012

Nano Bagonghi, grazie di tutto

Dopo quasi due decadi da incontrastato protagonista si è ritirato l’ultimo grande interprete della commedia sexy all’italiana.

Con le primarie del prossimo dicembre scopriremo se l’erede sarà la Santanchè o Christian De Sica.

sabato 27 ottobre 2012

Il mio segreto per la giovinezza

Ottavo anniversario del mio 33mo compleanno. A differenza delle altre due star defunte a quell'eta' (John Belushi & Jesus) e contro tutti i bookmakers, io sono ancora qui. E poi, visto che proprio questa notte han cambiato l'orario, sembro ancor piu' giovane. Tie'.

giovedì 25 ottobre 2012

Non è posto per gli eroi


Il mio giornaliero giro su you-tube alla ricerca di novità musicali mi ha regalato questa perla, che novità non è perché in realtà è del 2010. Tanto per cambiare loro sono inglesi, si fanno chiamare THE HEAVY e questa short change hero è stata nella colonna sonora di film, telefilm e pure videogiochi.

Ho scelto una versione montata con le scene di SIN CITY. con i personaggi di Robert Rodriguez a me dà letteralmente la dipendenza.  

mercoledì 24 ottobre 2012

Inquisizione senza santità

I giudici de L'Aquila hanno condannato a 6 anni i vertici della protezione civile per omicidio colposo plurimo. Hanno sottovalutato il rischio di un possibile terremoto di forte entità.

E comunque non è finita: hanno promesso la riapertura del processo Galileo-Santa Romana Chiesa perchè i periti del tribunale hanno giudicato le argomentazioni del primo vagamente "a cazzo di cane".

martedì 23 ottobre 2012

il ritiro del cazzaro

E’ un’ottima giornata per la musica: James "ganassa" Blunt ha deciso di lasciarla.

lunedì 22 ottobre 2012

Domenica italiana

La lavatrice, con dentro la mia adorata felpa-rossa-con-cappuccio-made-in-china,  mi ha ingentilito 4 paia di mutande e calzini vari regalando a tutti un bel rosa confetto.

Il Bologna, come ogni domenica, ha miracolato la squadra di turno trasformandola per un giorno nel Real Madrid.

Intanto io temporeggio trascorrendo le ore seduto a leggere. Erano anni che non vivevo un attacco simile di colite.

Per fortuna oggi è di nuovo lunedì.

martedì 16 ottobre 2012

Cose da babbi

1. Blockbuster

2. Le agenzie di viaggi

3. Le spalline

4. Il lettore cd/dvd portatile

5. Il fax

6. Striscia la notizia

7. Le suonerie polifoniche

8. Il videoregistratore

9. Il televideo

10. Il TG3

11. Secondamano

12. L’agenda elettronica col pennino

13. La Viacard

14. La Treccani dietro alle spalle

15. Dio

mercoledì 10 ottobre 2012

La patata (fritta) tira di meno


Eeeeh si, i soliti comunisti di merda hanno deciso di non rinnovare l'affitto in Corso Vittorio Emanuele alla multinazionale del junk-food.

Purtroppo i locali non verranno trasformati in un centro sociale ma girati a quegli indigenti borsettari di Prada.. ma non riesco comunque a dispiacermene.

Per altro, gli autori di questa ipocrita campagna strappalacrime, proprio in questi giorni stessi giorni, hanno messo in moto il loro potente ufficio legale per fermare due ragazzi di Rivoli che avevano osato chiamare il loro locale MAC BUN (in piemontese “che buono”).
Motivazione: il suffisso “mac” nella ristorazione lo considerano patrimonio solo loro.

Che merde. Uops, denunceranno pure me?!?

martedì 9 ottobre 2012

Che cos’è un Hipster se non uno snob vestito peggio?

• Non ceno da anni, molto meglio i buffet agli aperitivi


• Non ho la tv in casa.

• In questo posto la musica è troppo alta/bassa

• Mi muovo in bicicletta così non trovo traffico

• Le inaugurazioni sono da tamarri

• L'unico posto decente di Bologna è rimasto casa mia.

• Se mi voglio informare veramente vado solo su siti stranieri

• A giurisprudenza si iscrivono tutti

• Il doppiaggio italiano fa schifo, i film li guardo solo in lingua originale.

• Lo guarderai mica in lingua originale? Dio santo é sceneggiato da cani, il doppiaggio norvegese grazie al cielo ha aggiunto molto.

• Ormai la Porsche ce l’hanno solo i macellai

• Sto rivalutando la letteratura russa del '900.

• Io uso la macchina per scrivere e il grammofono. E per sollazzarmi le videocassette con Edwige Fenech.

• La periferia di Bologna è ricca di eventi.

• Avevo l’I-phone quando tu avevi ancora il BlackBerry

• Bevo solo chinotto senza ghiaccio.

• La vera pizza napoletana la mangi solo a San Francisco.

• Intendersi di qualcosa è di cattivo gusto.

• Ancora con questa Shoa? Ma basta!

• Il miglior telefono che abbia mai avuto è il Brondi con i tasti grandi.

• Detesto le vacanze al mare. Visito solo città d’arte.

• In agosto a Bologna si sta benissimo

• Non avere lavoro è una benedizione.

• Te l’ho detto mille volte: non è un blog, è un web-magazine.

• Abbiamo creato un hashtag dedicato allo start-up delle green-company

• Il mio piatto preferito? Patate lesse con un filo d'olio.

• La maggior parte delle persone che incontro non capisce niente di musica.

• io guardo solo il meteo svizzero

• Essere hipster ormai è out.

lunedì 8 ottobre 2012

Il piacere è tutto mio

Piccolo spazio, pubblicità. Oggi vi voglio raccontare di un posto speciale: TRACK MY PLEASURE, un blog musicale.


“Blog musicale” perché è differente dai blog sulla musica. Si perché mentre nei secondi la musica è oggetto di dissertazioni, recensioni, commenti, etc. qua è la sola ed unica protagonista. Tanto che i post hanno tutti la medesima struttura: link youtube, testo della canzone, sito ufficiale e l’eventuale pagina di wikipedia.

Raccontato così potrebbe sembrare un lavoro d’archivio, quasi asettico. Invece no, è l’esatto contrario.

La poliedrica Vivi (nota come Ifsantag2 su youtube, flickr e deviantart) riesce in questo modo a fornire all’ascoltatore tutti gli strumenti e le informazioni pur rimanendo dietro le quinte, lasciando così interamente la ribalta agli autori che segnala di volta in volta.

Insomma, un posto unico in cui perdersi. E se poi ci aggiungete che la musica presentata è solo di qualità allora non potrete che fare altrettanto pure voi. Fidatevi.

mercoledì 3 ottobre 2012

Mentalità mafiosa

Su certe frasi non ha il coraggio di denunciare neppure Saviano: Più voi mi onorerete, più io vi favorirò. Eppure è sintomatica di un modo di pensare, di esercitare il potere sugli affiliati tipico dei capi mafia.


E chi pensate che l’abbia detto, Don Vito Corleone? Naaa, è stato Gesù bambino.

Nello specifico viene attribuita al Gesù bambino di Praga. Ora, non è certo se si tratti di un omonimo o proprio del più famoso di Nazareth, il quale, una volto risorto, si sia rifatto una vita ai limiti della legalità nell’Europa dell’est.

Però la gravità delle affermazioni è innegabile e dovrebbe ricordare a tutti noi di tenere la guardia alta dal pericolo della mafia e dai suoi esponenti. Con o senza aureola.

martedì 2 ottobre 2012

Silvia, rimangi ancora..

La signora dall’aria non propriamente intelligente nella foto è Silvia Bartolini.


Può non sembrare ma negli anni è stata più trombata di Moana Pozzi. La più famosa fu quando si candidò Sindaco per Bologna, quota PD. Per la prima ed unica volta in settant’anni vinse il centro-destra.

Naturalmente Silvia non si è fatta abbattere tanto che, tra provincia e regione, pur respingendola cortesemente alla porta ci rientrava regolarmente dalla finestra.

Ora Silvia è al centro di una piccola polemica. Qualche malpensante getta ombre sull’utilità di una sua creatura, la consulta “emiliano-romagnoli nel mondo”. Questo istituto, nato nel 2006, viaggia ad un costo per la collettività di oltre un milione l’anno. Le spese sono costituite quasi interamente da viaggi, alberghi e cene di rappresentanza.

Silvia dice di essere vittima di una caccia alle streghe. C’è del vero, perché una certa somiglianza con le fattucchiere è innegabile. Ma più che di linciaggio mediatico questa è ad alto rischio sputi da parte degli emiliano-romagnoli che qui ci abitano.


lunedì 1 ottobre 2012

Per Sarah

Sabato prossimo, a fine della festa, quando anche gli ultimi parenti se ne saranno andati fai partire su questa canzone. 
Sarò lì a ballarla con te.

Allora Almitra di nuovo parlò e disse: Che cos’è il Matrimonio, maestro?


E lui rispose dicendo:

Voi siete nati insieme e insieme starete per sempre.

Sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.

E insieme nella silenziosa memoria di dio.

Ma vi sia spazio nella vostra unione,

E tra voi danzino i venti dei cieli.

Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amore:

Piuttosto vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime.

Riempitevi l’un l’altro le coppe, ma non bevete da un’unica coppa.

Datevi sostentamento reciproco, ma non mangiate dello stesso pane.

Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi sia solo,

Come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di musica uguale.

Donatevi il cuore, ma l’uno non sia di rifugio all’altro,

Poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori.

E siate uniti, ma non troppo vicini;

Le colonne del tempio si ergono distanti,

E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.

(Il Matrimonio – Kahlil Gibran)

giovedì 27 settembre 2012

Fenomenologia dell'Ai-Fon

Mediaworld mi ha scritto per informare che da domani sarà disponibile l'ultima creazione di quelli della mela bacata: più sottile, più leggero e a soli 729 Euro!

Profilo dell'acquirente medio: miliardari annoiati, nerd all'ultimo stadio, popolo bue che non esce a mangiare una pizza da sei mesi ma è pronto ad esibirlo con fierezza durante il giretto al centro commerciale del sabato..

mercoledì 26 settembre 2012

la conclamata insensibilità dei minus habens


A qualcosa come 11 mesi dall'acquisto, finally, ieri sera ho potuto usufruire del mio prezioso biglietto per la data bolognese dei radiohead. Due ore abbondanti di sonorità penetranti, meravigliose, uniche.

Atmosfera impagabile, rotta solo dal commento a metà concerto di due sgallettate dietro di me in cui una fa all'altra: "Beh, un poco 'na palla 'sti pezzi lenti".
........

Penso: Calma, ama il prossimo tuo.
.....
.......
E invece no! quando è troppo è troppo!!! No, dico, ma brutta sgallettata minchiona dei miei coglioni !!! Ma si può non dico dire.. ma anche solo elaborare una vaccata simile su Pyramid Song?!???
Ma tu devi morire crocifissa!

Anzi, no meriti di peggio, meriti Nickelback...

martedì 18 settembre 2012

In caso di fallout termonucleare

Non prendetela per una delle mie solite adorate stronzate perché si tratta di notizia vera-verissima.


La Svizzera, in virtù di una legge promulgata nel lontano 1977, è il paese più avanzato in caso di olocausto nucleare. In base alla legge suddetta, tutti sono tenuti a realizzare all’interno della propria abitazione (o nelle sue adiacenze) un bunker che garantisca la sopravvivenza per almeno 6 mesi!

I due amici svizzeri che me lo hanno raccontato ne parlavano come fosse la roba più normale del mondo. Insomma, nella patria di Guglielmo Tell han pensato a tutto. Tanto per capirci, per contenere i costi esistono bunker condominiali o, in alternativa ,se proprio un cittadino non fosse in grado di sostenere la spesa, con la modica cifra di 4000 Euro/anno è possibile assicurarsi un posto in un bunker comunale.

Stupiti perché in Italia non esistevano disposizioni simili i due ragazzi mi han chiesto allora come ci regolassimo noi a livello di prevenzione. Ho spiegato che qua si punta molto su un capillare network di chiesette, poste massimo a 1km da casa di ciascuno.

In caso di guerra termonucleare o semplice incidente avere un canale preferenziale con dio è un plus fondamentale...

lunedì 17 settembre 2012

i benefici effetti lassativi di Prometheus


Bocciare l’ultima pellicola di Ridley Scott solo perché si tratta di un film brutto sarebbe, oltre che affrettato, oggettivamente sbagliato.

E’ vero che la sceneggiatura è stata scritta da un bambino di terza elementare quasi certamente ripetente, o che pensare di dare la sufficienza questa pellicola solo perché c’è una astronavona e tanti effetti speciali ti accomunerebbe al bimbo minus di cui sopra. Però io questo film lo salvo e anzi lo consiglio se non a tutti, a tanti.

Vi porto ad esempio naturalmente il mio caso personale: vengo da una settimana molto difficile in cui la stitichezza si era via via aggravata in maniera sempre più preoccupante.
I normali farmaci non “sbloccavano” la situazione e già avevo preso appuntamento col medico per una visita specialistica. Quando, parlando con un amico di questa spiacevole situazione, mi fa: “Ma hai provato a vedere Prometheus?”.

All’inizio l’ho presa come una goliardata ma poi mi sono detto: “che ho da perdere?”. E allora mi sono messo a cercare il torrent.

Finito il download l’ho lanciato e già dopo i primi 20 minuti in cui si spiegava la genesi dell’uomo da parte di UFO ho sentito i primi inequivocabili rumori di un intestino che si stava risvegliando per protestare per quella visione. A fine primo tempo, dopo le scene di self-aborto, la conferma della completa ripresa della mia peristalsi con conseguente fuga in bagno, naturalmente con audio alto a sufficienza da non perdere l’incedere degli eventi.

A termine della proiezione posso confermare che Prometheus è, si, puttanata inconmensurabile ma con effetti anticostipativi tali che ne giustificano la visione.

Anche la versione sottotitolata mantiene inalterati i suoi effetti.

venerdì 14 settembre 2012

Reinterpretando L'AMORE CIECO


A differenza di tanti presunti "puristi" io le cover le adoro. Primo perchè sono sempre un atto d'amore, secondo perchè spesso (mica sempre) regalano ad una canzone che conosci magari a memoria una nuova vita . 
Non è diverso dall'indossare un abito, può capitare che ti possa ringiovanire come abbruttire. E' quello che succede con le REINTEPRETAZIONI, perchè le cover preferisco chiamarle con un termine nella mia lingua che, nonostante i mille tentativi, non è ancora morta.Tiè.

In questo caso l'eclettico Jack White, anima e core dei White Stripes, si cimenta in una delle più belle ballads degli U2.
Beh, non è migliore dell'originale ma se non ne apprezzate la differenza di intensità, peste vi colga!!

giovedì 13 settembre 2012

If you try black, don't came back


Musicalmente parlando ho vissuto un’adolescenza travagliata. Sono cresciuto negli anni in cui imperversavano Duran, Spandau e Boy George. Anni che sarebbe dura definire positivi. Punto di riferimento in quel periodo era miocuggino-miocuggino, con 7 anni in più rappresentava l’unica alternativa alla sbobba in circolazione.


Il problema era che il cuggino risultava essere un metallaro. Per cui, vero che trovai qualcosa di diverso rispetto a Wham e accoliti ma l’ascolto di roba tipo Iron Maiden non mi riusciva di considerarlo propriamente salvifico. Le 7 note, viste le alternative, rimanevano ai margini della mia esistenza.

Poi, un giorno impreciso dell’autunno del 1990, scoprii Otis Redding e quel capolavoro di sittin’ on the dock of the bay . Fu il mio big bang musicale.

I due anni successivi sguazzai nell'oceano Motown: James Brown, Ella Fitzgerald, Wilson Pickett, erano i nuovi dei da adorare. E’ stato per me qualcosa di incredibile e indimenticabile perché non subivo più quello che passavano le radio, non ero più in scia al cuggino col chiodo di pelle, no. Avevo trovato la MIA strada ed era bellissimo.

Tutto quello che ascolto oggi, seppure all’apparenza possa sembrare talvolta parecchio distante, non lo è. Le mie radici sono ben piantate in Nina Simone e compagnia.

mercoledì 12 settembre 2012

D F W

Il cane odiava quella catena. Ma aveva una sua dignità. Quello che faceva era non tendere mai la catena del tutto. Non si allontanava mai nemmeno quel tanto da sentire che tirava. Nemmeno se arrivava il postino, o un rappresentante. Per dignità, il cane fingeva di aver scelto di stare entro quello spazio che guarda caso rientrava nella lunghezza della catena. Niente al di fuori di quello spazio lo interessava. Interesse zero. Perciò non si accorgeva mai della catena. Non la odiava. La catena. L'aveva privata della sua importanza. Forse non fingeva, forse aveva davvero scelto di restringere il suo mondo a quel piccolo cerchio. Aveva un potere tutto suo. Una vita intera legato a quella catena. Quanto volevo bene a quel maledetto cane..


Il 12 settembre di quattro anni fa David Foster Wallace decise di fermarsi, di scendere da quel treno impazzito che chiamiamo mondo.

Un mondo che descriveva con l’ironia tagliente, folgorante di un esploratore piovuto da un altro sistema solare. Un uomo in grado di entusiasmarti parlando di trigonometria applicata al tennis, tv spazzatura o viaggi in crociera extralusso.

Non si può non invidiare chi scriveva con quel talento, non si può non amare tutto quello che ci ha lasciato.

martedì 11 settembre 2012

Svolta ecologica: la papa-mobile diventa elettrica!


AAA. Vendesi modello Mercedes con allestimenti esclusivi intestata al mio predecessore/collega.

Accessori in dotazione: vetro blindato, sobrio trono in pelle di musulmano, impianto BOSE con sub-woofer della madonna, santino placato oro (ideale per lo specchietto retrovisore), adesivo di Padre-Pio cm50x50 sul portellone posteriore.

Esente superbollo governo Monti.

Prezzo 6.990 Euro non trattabili. Astenersi perditempo e atei.

domenica 9 settembre 2012

Dio è morto, Marx è morto e pure il M5S si sente poco bene



E' un fuori onda, certo. Confidenze che si presumono carpite con l'inganno.
Ma al di là della loro veridicità che non ho modo di verificare in alcun modo, al di là della portata che queste potranno avere a me non torna un elemento: il perché.

Perché fare certe considerazioni proprio con un giornalista. Non ha senso a meno che tu non abbia già deciso di smettere, di chiamarti fuori.

Scrivo questo perché Favia, pur non conoscendolo di persona, è anche lui di Bologna, ho avuto modo di seguirne l'ascesa passo-passo. E ogni volta che ho ascoltato una sua dichiarazione, una partecipazione a un dibattito o simili mi ha dato sempre l'impressione del "Savonarola", un duro e puro. Ma di una durezza esasperante, quasi talebana.. del tipo: "se non siete con noi allora state con i ladri".
Un modo di porsi che me lo ha fatto preferire solo perchè in contrapposizione ad un apparato conclatamente marcio e che solo con "sferzate esterne" di questo tipo si potrebbe (forse) ripulire.

Ora sono in molti ad attaccarlo, che si è venduto. A dire che dietro di lui c'è un pupparo che tira i fili. Non so, è possibile. Come è possibile che non fosse il solo "talebano" del movimento. E i talebani solitamente non amano il dissenso, men che meno interno.

venerdì 7 settembre 2012

E tu da che parte stai?



Viviamo tempi ingrati, tempi difficili. Tempi in cui non ci si può ma soprattutto non ci si deve girare dall’altra parte, in cui diventa fondamentale schierarsi.

E allora io sto dalla parte di questa donna, dall'apparenza minuta che muta in prorompente energia appena inizia a suonare una chitarra che tra le sue braccia sembra in versione over-size.

Sto dalla parte di chi come lei, ha ripescato questo vecchio “traditional” degli anni della grande depressione per cantare il mondo di oggi.

Io sto dalla parte di Ani Di Franco.

martedì 4 settembre 2012

Nella grande distribuzione c'è poca cortesia

La cassiera del supermercato di oggi era particolarmente carina per cui ho pensato di riempire il minuto in cui passa la spesa sul lettore ottico con quattro chiacchiere del più e del meno.

- "Sa, mi sono sempre chiesto per cosa stia la scritta ACE dei succhi.."
-" E' l'elenco delle vitamine contenute".
-" ma va?!??"
-" scusi ma cosa credeva che significasse?".
-"oh beh, pensavo si riferisse alla frutta/verdura in foto: Arancia, Carota Elimone...."
-"............".
-"ok, a mia discolpa posso dire che tendo ad essere stupido solo negli anni bisestili...".

Sono arrivati i tipi della sicurezza. I quali, dopo avermi messo un sacchetto in testa, mi hanno caricato in auto e abbandonato a Frosinone.

Da domani cambio supermercato.

domenica 2 settembre 2012

Rivelazioni da domenica pomeriggio

Che palle. Non si è allungata la vita, solo la vecchiaia...

giovedì 30 agosto 2012

Cinquanta sfumature di marrone

Si può parlare di un libro, o meglio una trilogia che non si è letta? Eeeeh, hai voglia!
Si può se l'ultimo (quello le cui sfumature tirano al grigio) è in cima alle classifiche di vendita con numeri da Codice Da Vinci per intenderci.

Questa estate mi è capitato di entrare in più di una libreria e trovarmelo ogni volta in bella mostra di fianco alla cassa, su quel trono solitamente riservato alle fatiche editoriali di Vespa o Baricco.

Oh, scusate, breve ma doverosa pausa per rivolgermi a quei tre maschi che per misoginia o disinteresse non sostengono una conversazione con esponenti del gentil sesso da più di sei mesi e non conoscono il suddetto tormentone letterario. L'autrice, E.L. James, è quel che si definisce: di genere. Nel suo caso erotico. Ma con genere si può far riferimento anche a quello delle sue lettrici poichè pare essere composto per la quasi totalità da quello femminile appunto.

Ora, che una donna scriva di sesso con una sensibilità in cui si riconoscano più altro sue simili mi sembra abbastanza ovvio. Più interessante trovo quindi analizzare quali siano i meccanismi che suscitano l'interesse del suo pubblico, cosa, nella trama, le abbia fatto vendere qualcosa come trenta milioni di copie nel mondo.

Già, la trama: Giovane universitaria timida ed impacciata si innamora di aitante miliardario con un cazzo così che se la scopa davanti-dietro-sopra e sotto ma siccome non è mai stanco, ogni tanto glielo infila pure di fianco.

E allora ripenso ai trenta milioni di lettrici. E mi considero fortunato. Si perchè come maschio, in caso di emergenza, ho you-porn e poi posso tornare a leggere libri per lo meno decenti.

mercoledì 29 agosto 2012

Adore Adore


Yoav Sedan non è esattamente quello che ti puoi aspettare che passi  MTV o RADIODEEJAY. Peggio per loro.
Per chi ha voglia di entrare i prossimi 5 minuti nel rarefatto, inquieto universo di questo musicista israeliano non se ne pentirà. io lo ADORO ADORO...

martedì 28 agosto 2012

Uomini di cui dubitare


• Quelli che parlano solo di lavoro.

• Quelli con il colletto della polo alzato.

• Quelli che su Facebook hanno più di 100 amici

• Quelli col marsupio.

• Quelli che dicono pupù, pisello, patatina.

• Quelli che si vestono da ragazzini anche dopo i 25 anni.

• Quelli che non bevono alcolici.

• Quelli col Rolex vero.

• Quelli che suonano i bonghi.

• Quelli che si incazzano se spremi il tubetto del dentifricio nel mezzo.

• Quelli con le catenine d’oro.

• Quelli depilati.

• Quelli che leggono Men's Health o La Repubblica.

• Quelli con l’X6.

• Quelli con la Prius.

• Quelli che non mangiano carne.

• Quelli che hanno la Postepay.

• Quelli che pisciano seduti.

• Quelli che vanno ai concerti di Vasco Rossi.

• Quelli che ci tengono a farsi chiamare Dottore.

• Quelli che hanno il profilattico nel portafogli.

• Quelli con l’Arbre Magique.

• Quelli che giocano a fantacalcio.

• Quelli che giocano a calcetto.

• Quelli che conoscono il numero esatto di persone con cui hanno scopato.

• Quelli che lavano l’auto tutti i fine settimana.

• Quelli con l’orecchino.

• Quelli che sono poliziotti/carabinieri/militari

• Quelli col pizzetto.

• Quelli bombardati di lampade 12 mesi all’anno.

• Quelli col pareo in spiaggia.

• Quelli che non tolgono la plastichina che c’è sul monitor del cellulare.

• Quelli che suonano in una cover band.

• Quelli che ti regalano i peluche.

• Quelli che con la maglietta di Che Guevara.

• Quelli che scrivono su un blog o peggio lo dicono.

lunedì 27 agosto 2012

Donne di cui dubitare

• Quelle che quando parlano si torcono continuamente una ciocca di capelli.
• Quelle che pensano sia un hobby “acquistare accessori”.

• Quelle che non sanno parcheggiare.

• Quelle con più di 100 amici su Facebook

• Quelle che riescono a indossare contemporaneamente roba di Rolex, Vuitton e Rayban.

• Quelle con il cane nella borsa.

• Quelle che si rivolgono a tutti con “caro” o “cara”.

• Quelle che leggono Isabel Allende, Margaret Mazzantini, Melissa P., Banana Yoshimoto, Paolo Coelho.

• Quelle che comprano Vanity Fair o Repubblica.

• Quelle che mettono il dolcificante nel caffè.

• Quelle che limonano tra di loro in pubblico.

• Quelle che dicono “Pupù”, “Pene”, “Vagina”.

• Quelle che hanno amici gay che parlano di loro stessi al femminile.

• Quelle che non sono mai entrate in un centro sociale.

• Quelle che parlano di mestruazioni.

• Quelle che dicono “perché bestemmi se non credi in Dio?”

• Quelle che dicono “Non gliel’ho data”.

• Quelle che si sposano perché non hanno altri interessi.

• Quelle che scopano i gruppi di amici, ma ordinatamente, fidanzandosi ogni volta.

• Quelle che non lavorano.

• Quelle che non pagano mai loro.

• Quelle che piangono a vanvera.

martedì 21 agosto 2012

SUBUMANI



Monti, al MEETING di CL (!!!), ha parlato dei 20/30enni come di una generazione perduta a cui è stato tolto il presente.
Vero. Ma la crisi picchia duro più o meno per tutti. Certo però che se genitori etno-zotici si sono accaniti e ti hanno chiamato Anthony, Kevin, Salvatore, Jessika, Samantha o Marika nemmeno il futuro ti dovrebbe essere concesso.

lunedì 6 agosto 2012

Google on me

l'avete fatto tutti per cui ora non guardatemi come quello strano, magari da giudicare come l'egocentrico con manie di protagonismo. Perché quello lo sono a prescindere. Ma ciò non toglie, ripeto, che l'abbiamo fatto tutti! Anzi, sfido qualcuno a dire il contrario. Ovviamente mi riferisco all'aver cercato cosa saltasse fuori a digitare su google il proprio nome. Non chiamandomi Mario Rossi ne George Clooney il rischio omonimia e' ridotto come quello delle groupies assatanate. Tanto che arrivo si e no alla seconda paginetta. 41 anni spesi nel più totale anonimato, o quasi. Ecco i risultati elencati a mo' di hit-parade : 5. La mia impresa giornalistica più importante: nel cesso di un locale di Cesenatico intervisto assieme ad alcuni amici Manuel Agnelli per una fanzine di nome rockit. 4. Il mio amico Saverio, uno che viene pagato davvero per quello che scrive, mi cita in un suo articolo. 3. Indirizzo e altri contatti di lavoro ai quali, mio malgrado, risulto raggiungibile. 2. Vengo portato ad esempio di "case history" di successo da una azienda specializzata nel posizionamento sui motori di ricerca con cui non ho rapporti da otto anni... 1. E al primo questo blog qua. Si perche' nonostante la dipartita di questi mesi, questi post polverosi sono, ad insindacabile giudizio di Larry Page e Sergey Brin, ancora ciò che più si lega al mio nome. Sara' stupido ma ne vado un pelo fiero.

domenica 8 luglio 2012

Noodles

"Sono andato a letto presto". Potrei cavarmela così, come il personaggio di C'era una volta in America. Sette mesi dalle ultime righe scritte e quasi altrettanto senza tornare qua. Perché? Perché quando si scrive prima di tutto per se stessi, per rispondere ad una impellenza propria questa ti può venire meno. Oh, tutto questo senza dover scomodare blocchi degli scrittori o simili perché di scrittori qua non ne sono mai passati se non in fotografia. E del resto un bel tacere non fu mai scritto