Si può parlare di un libro, o meglio una trilogia che non si è letta? Eeeeh, hai voglia!
Si può se l'ultimo (quello le cui sfumature tirano al grigio) è in cima alle classifiche di vendita con numeri da Codice Da Vinci per intenderci.
Questa estate mi è capitato di entrare in più di una libreria e trovarmelo ogni volta in bella mostra di fianco alla cassa, su quel trono solitamente riservato alle fatiche editoriali di Vespa o Baricco.
Oh, scusate, breve ma doverosa pausa per rivolgermi a quei tre maschi che per misoginia o disinteresse non sostengono una conversazione con esponenti del gentil sesso da più di sei mesi e non conoscono il suddetto tormentone letterario. L'autrice, E.L. James, è quel che si definisce: di genere. Nel suo caso erotico. Ma con genere si può far riferimento anche a quello delle sue lettrici poichè pare essere composto per la quasi totalità da quello femminile appunto.
Ora, che una donna scriva di sesso con una sensibilità in cui si riconoscano più altro sue simili mi sembra abbastanza ovvio. Più interessante trovo quindi analizzare quali siano i meccanismi che suscitano l'interesse del suo pubblico, cosa, nella trama, le abbia fatto vendere qualcosa come trenta milioni di copie nel mondo.
Già, la trama: Giovane universitaria timida ed impacciata si innamora di aitante miliardario con un cazzo così che se la scopa davanti-dietro-sopra e sotto ma siccome non è mai stanco, ogni tanto glielo infila pure di fianco.
E allora ripenso ai trenta milioni di lettrici. E mi considero fortunato. Si perchè come maschio, in caso di emergenza, ho you-porn e poi posso tornare a leggere libri per lo meno decenti.
Una storia calabrese (prima parte)
22 ore fa