Da qualche anno i pargoli non arrivano più con la cicogna ma via SMS.
Ad incaricarsene è il padre, che nelle ore post-parto è ignorato da tutti e non avendo niente da fare dà il via al bombing di messaggini. E’ l’unica volta in cui nessuno in rubrica viene saltato.
Anche i più taccagni, quelli che col cellulare rispondono e basta si scoprono splendidi e spendono i 12 cents quasi con gioia. Tanto che qui l’evento da festeggiare più che la nuova nascita è la ricezione dell’sms in se.
Da quando è iniziata questa moda ne avrò ricevuti quasi una ventina, tutti riportano nome e peso della creatura, chiusura con le condizioni mediche sue e della madre.
Aggiungere altro in effetti diventa dura, del resto neanche il padre sa nulla del giovane intruso e ne ignora per altro gusti, sogni ed aspirazioni. Quelli che si credono originali optano per una composizione in prima persona ( “ciao, mi chiamo Mattia e sono nato.. bla..bla..”)
Dico tutto ciò perché l’ultimo SMS di "annunciazione" mi è arrivato tre giorni fa. Il mio amico Faustiko ha comunicato ad amici e conoscenti l’apparizione in questa valle di lacrime del figlio primogenito.
D’ora in poi sarà il neo arrivato Simone il solo a strisciargli ai piedi magari vomitandosi addosso. Cose queste che erano mia esclusiva alle feste fino a pochi anni fa.
Che roba strana, mi sento defraudato di un ruolo che per altro ho sempre ricoperto in maniera eccellente….
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1 commento:
Ma tutto quanto hai scritto serve a dirci che Fausto è un tirchione?
:)))
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