martedì 12 luglio 2011

Le crudeli colombe nere

La storia è piena di re che stanchi decidono di abdicare. La cerimonia viene accompagnata solitamente da questa frase:” Ehm, popolo.. io mi sono rotto. C’avrei altro per la testa, idee.. progetti nuovi.. A star qua mi sento limitato per cui.. ciao!



Anche il mondo del rock è zeppo di (presunti) re e regine che mollano o imprimono svolte tali alla carriera da farli apparire non molto diversi dalle abdicazioni di cui sopra.



Tipo, la mia adoratissima PJ HARVEY ha, per così dire, sbroccato tre anni fa presentando un lavoro che più sperimentale non si poteva. Acustico, accompagnata col solo piano e con così tanti gorgheggi e svolazzi di voce da lasciare più di uno perplessi.


E tra i perplessi c’ero pure io. Va da se che quando pochi mesi fa annunciò l’uscita del nuovo Let England Shake, era il banco di prova per capire se la ragazza aveva deciso di tornare sui vecchi binari oppure no.



Dopo un primo ascolto la risposta è stata un oppure no grande come un tram.



La regina aveva abdicato, non aveva letto la dichiarazione con cui si formalizzano queste cose, certo. Ma nei fatti si era scocciata, aveva deciso di percorrere strade diverse.



E noi? E io? Voglio dire IO amavo la PJ di prima!! Quella che intonava le roche storie di sesso, sangue e sudore!! Ma-che-cazzo!! Io che che avrei fatto chi dovevo andare ad ascoltare per riempire il vuoto della regina vacante?!?



Già elaborare un lutto non è facile, ma quelli musicali li vivo come dei mezzi traumi. Ricordo che quando si sparò Cobain andai in giro con camicie di flanella a scacchi per onorarne la memoria fino a fine Luglio.



Poi ecco il fato, sotto forma di Silvia Boschiero quella di radio2, che mi presenta i BLACK CRUEL DOVES. E la magia di un basso-chitarra-voce-batteria si rinnova.


E del resto il segreto del rock sta poi tutto lì...



sabato 9 luglio 2011

Stracoglione

Avete presente Straquadanio? E’ quell’ometto bizzoso spesso polemico, sempre maleducato che di mestiere gira per i talk-show a difendere l’indifendibile PDL con una tecnica, certamente non solo sua, di cui è uno dei più brillanti esponenti: l’attacco-ad-cazzum.



Ultima perla del fine statista è stato svelare il perché la destra nel web sia di fatto inesistente.


Ed io che avevo sempre pensato che fosse perché il loro bacino d’utenza era in massima parte formato da vecchi che non sanno nemmeno accendere un pc o da giovani che ci entrano al massimo per aggiornare il profilo su face-book..



mercoledì 6 luglio 2011

La terra degli incubi

Per produrre un film ci vuole normalmente una bella sommetta. Anche qui nello stivaletto, seppur lontani dai budget Hollywoodiani, si ha per unità di misura i milioni di euro.


Ecco, faccio questa premessa/considerazione perché è la prima domanda che scatta in chiunque si sia imbattuto nel trailer di DREAMLAND – La terra dei sogni.



Dove ha preso i soldi codesto SEBASTIANO SANDRO ROVAGNANI per la sua opera prima?!?? E’ ricco di famiglia? Il lascito di una nonna? Super-enalotto? Sperpero di denaro pubblico?



Questo non propriamente giovane astro nascente (55 anni) è noto(?)come autore televisivo. La sua biografia annovera come suoi successi alcune rubriche di Domenica In, un’edizione di Fantastico e tanti programmi sul circo in TV, sua grande passione da sempre.



Ma forse è proprio questa passione per gli animali ad averlo spinto a dirigerne un’orda impressionante in questo suo lungometraggio (a cui si deve imputare anche la sceneggiatura).


Vi lascio alla visione del trailer e a quegli scottanti interrogativi di cui sopra. Buona pessima visione.