venerdì 31 ottobre 2008

La Federal Riserve abbassa i tassi ma i mercati non hanno fiducia


- 51 !!
- 51 ! Eccomi, sono qua.. Dunque .. una vaschetta da 3hg di prosciutto crudo.
- Ecco qua. Sono 3hg e 20 .. che faccio, lascio ?
- Si.. si, lasci.. lasci.. tanto con i prezzi in discesa è giusto approfittarne.
- Quali prezzi in discesa ? Qui il prosciutto è sempre a 16 Euro al kg !
- No, guardi forse lei non ha sentito i Tg ieri.. ma la FED ha abbassato di mezzo punto il tasso di sconto.
- La chi ?!??
- La FED ! La federal Reserve americana dai ! E’ una decisione per dare fiducia ai mercati. Questo è un mercato no ? O meglio un super mercato.... quindi dovreste avere una super-fiducia no ? Ah-ah.. l’ha capita ? Supermercato, quindi superfiducia…
- Sono 5 Euro e 12 o paghi o lasci qua.
- Capisco, lei preferisce aspettare di vedere come si muove la BCE.. mossa guardinga. Se arrotonda a 5 e 10 compro e do un’iniezione di fiducia al sistema-paese, che ne dice ?

giovedì 30 ottobre 2008

Gli esami del sangue nella vita non finiscono mai

Sono uno dei nuovi poveri. Ogni mese e mezzo baratto quattro etti e mezzo di ottimo sangue gruppo 0+ in cambio di una colazione abbondante e la possibilità di avere esami di controllo gratis.
Al centro raccolta il mio sangue lo prendono piuttosto volentieri ma essendo pessimisti di natura mi fanno un sacco di domande riguardo a salute e stile di vita.
Nell’ambulatorietto il “Dottor Tersilli” di turno inizia a leggere la lunga lista di risposte che il prode donatore qui davanti ha barrato con scrupolo, annuendo con gravità ad ogni riga.
Poi tira fuori lo stetoscopio e mentre me lo pianta tra le scapole mi fa:
- “Ok, ora faccia un bel respiro e lo trattenga. Uhm..sa che c’ha il battito irregolare? Estrasistole..”.
- Si, ci sono nato. Ma alla fine meglio che batta così piuttosto che niente del tutto. Ah. per la storia dei respiri, posso continuare ? Mi serve aria con una certa continuità.
- Prego, è gratis.
- Ha fatto visite nel regno unito negli ultimi 3 mesi? Ha avuto in famiglia persone alle quali hanno diagnosticato spongiforme altrimenti nota come sindrome di Creutzfeldt Jacob ?
- Notissima, certo.. no nessun decesso sospetto ma la terrò informata in caso di pulsioni a mangiar biada.
- Nausee ?
- Evito il TG4.
- Da quando tossisce ?
- Ma mica sto tossendo !
- Tosse catarrosa o secca ?
- Se devo proprio scegliere la seconda allora..
- Fatto piercing, tatuaggi, agopuntura o cure uso di catetere ?
- Solo una delle 4 ma non di recente. Oh, in barba alla privacy, ci tengo a dire che si trattava di tatuaggi e non di catetere..
- Grazie della confidenza.
- Ah, dottore.. una domanda ce l’avrei pure io: è vero che non riuscite ancora ad individuare l’EPO di terza generazione ?
- Se ne vada, per me è idoneo alla donazione. Arrivederci
.

martedì 28 ottobre 2008

La favola di Uolter l'alieno

La verità è che Uolter è un extra-terrestre proveniente dal pianeta X.
Un pianeta difficile dove Uolter era solo un ometto di mezza età privo di qualunque capacità.
Uolter ne soffriva molto, tanto da sognare una vita diversa, lontano da quei cinici insensibili.

Per altro i cosmo-giornali del pianeta X parlavano spesso della terra e di quel ridicolo paese chiamato Italia. Un posto dove inetti e i farabutti si dividevano equamente il potere.
Fu così che un bel giorno Uolter l’insulso si fece coraggio e decise di trasferirsi da noi, pensò che con la sua mediocrità non avrebbe avuto difficoltà a mimetizzarsi e si sarebbe goduto sereni gli ultimi anni prima della pensione. Senza che nessuno lo prendesse più in giro.

Si sbagliava. Caduto per colpa di una manovra di parcheggio errata sul palatenda dove una costituente di cinquanta saggi (?) stava fondando il Partito Democratico venne scambiato da quei rincoglioniti da reparto geriatrico come "il nuovo che avanza" e a 53 anni suonati venne presentato al popolo-bue come il traghettatore del paese verso una nuova era felice.

Sulle prime Uolter (memore di come lo prendessero per il culo a casa sua) non credeva di avere nulla di speciale ma poi messo di fronte agli alti ranghi del partito (Parisi, Bindi, Franceschini..) non gli restò che ammettere lui stesso quale gigante politico fosse al loro confronto e divenne loro segretario per acclamazione.

Di lì ad un mese gli dissero che c’erano le elezioni e che doveva battere il terribile NANO DESTRORSO.
Ma Uolter, che era nuovo del pianeta e non conosceva l’avversario, non diede ascolto a chi lo metteva in guardia. – “ragazzi, state esagerando. E’ solo un avversario politico, va trattato con rispetto e fairplay “.
Fu così che Uolter ed il PD presero una batosta mai vista. Assorbita però “con grande rispetto e fairplay”.

Passano così i sei mesi successivi, fino a sabato scorso. Quando Uolter davanti ad una distesa di bandierine e due milioni di supporter del PD dice basta.
Basta col fairplay ! Basta col malgoverno dell’odiato NANO DESTRORSO !
Ci sono troppe cose che non vanno in questo paese: recessione economica, inquinamento, morti sul lavoro, criminalità.
Tutte colpe che ricadono chiaramente su chi vi governa, ovvio.
A quel punto i due milioni e passa di manifestanti davanti a lui hanno incredibilmente applaudito.

L’hanno applaudito perché anche loro come il loro leader vengono dal lontano pianeta X.
L’hanno applaudito perché come lui non hanno mai avuto responsabilità di governo e vedere come faccia schifo l’Italia li fa andare in bestia.
L’hanno applaudito perché un sano battere di mani è più semplice di dare soluzioni concrete ed è pure più liberatorio.
L’hanno applaudito perché, come il loro leader, sono dei mediocri dalla memoria molto corta e una coscienza molto elastica...

venerdì 24 ottobre 2008

14 e 62

14 e 62… 14 e 62.. Mentre sto in fila qui in tabaccheria continuo a ripetermeli altrimenti quando tocca a me resto lì davanti e faccio scena muta.
Più che in fila i cinque davanti a me stanno in riga: si sono sistemati lungo tutto il bancone, questione di comodità. Sono tutti armati di matitine e compilano i cedolini del super-enalotto come fosse la prova di ammissione al corso di laurea in matematica alla Sorbona, stanno tutti curvi e attenti che nessuno sbirci il foglino dell’altro.
Cerco di non farmi distrarre e continuo il mio ora pro nobis 14 e 62… 14 e 62.. 14 e 62…

La cosa inizia ad andare per le lunghe e così mi dedico al mio hobby: l’antropologia.
Mi accorgo così che i fenotipi dei cinque rappresentano in maniera esaustiva i giocatori d’azzardo del nostro paese :
Un vecchietto col cappello e bastone.
Un vecchietto senza cappello ma corredato di moglie al seguito che detta i numeri della fortuna mentre lui, serio, scrive senza tradire emozioni
Una tipa coi fuseau rosa e maglione legato in vita nel tentativo di nascondere il culo taglia 62 . Tentativo, per la cronaca, non riuscito.
Il macellaio del paese. O almeno spero, altrimenti si tratta di un serial killer che non fa nulla per nascondere le tracce di quelli che squarta.

14 e 62… 14 e 62.. 14 e 62… mentre la coppia di vecchini si dibatte se mettere la data di nascita completa della nipotina o limitarsi all’anno gli altri sono in silenzio. Ma un silenzio carico d’incertezza !
Del resto, sono in gioco più di cento milioni di euro ! Sbagliar numero è un attimo. Poi addio. Hai tutta la vita per mangiarti le mani. Si soppesano con cura le alternative (credo 90).
Il vecchino col cappello bisbiglia al tizio dietro il bancone quale sia il ritardo su Milano, riceve l’informazione all’orecchio. Quello si guarda attorno poi ammiccando con complicità all’insider-trader segna e poi consegna il compito soddisfatto.
E’ a quel punto il tabaccaio mi nota e va col più classico dei: “dicaaaa”.
- 14 e 62 !!!
- “Dove glieli gioco, Firenze ?”.
- Prego ?
- L’ambo.. l’ambo secco lì.. il 14 e 62.. dove lo vuole ?
- Ah.. oh… no beh, guardi 14 e 62 sarebbe l’importo della marca da bollo, me ne servirebbero due a dire il vero…

mercoledì 22 ottobre 2008

Miracolo a Sant'Anna

Film riuscito anche se non perfetto. Spike Lee si conferma di gran lunga il regista con più talento visivo della sua generazione. Alcuni piani sequenza e più in generale il montaggio dovrebbero essere materia obbligatoria di studio nelle scuole al posto della trigonometria.
Film riuscito e non perfetto dicevo perché bisogna riconoscere che qualche intoppo c'è, a partire dalla scelta del doppiaggio. Sarebbe stato più giusto lasciare la lingua originale ai soldati americani, il “non-dialogo” con gli italiani ne avrebbe giovato.
Parlando squisitamente di contenuti, si potrebbe discutere a lungo su alcune forzature storiche come l’episodio del tradimento di un partigiano qui presentato come causa scatenante della rappresaglia nazista.
La realtà storica accertata dai tribunali militari è diversa: si trattò di una strage di civili inermi. Del resto una scritta prima del film avverte di ciò, ovvero che si tratta di una storia romanzata con nessuna pretesa di ricostruzione storica. Precisazione apprezzata ma forse superflua, del resto chiunque sia dotato di una seria coscienza critica comprenderà che il centro del film non sia la paternità di una strage in tempo di guerra,.
Il film, come tipico di Lee, focalizza altro. Racconta la realtà degli afro-americani, del loro contributo in termini di uomini e di sangue ma che il loro paese ha fatto peggio che dimenticare: ha semplicemente, ignorato.
Uno dei protagonisti parla dell’assurdità di sentirsi considerato americano e basta (e non americano nero) solo ora, in guerra, a migliaia di km da casa ma non dai propri commilitoni bianchi ma da questi poveretti d’italiani (!!).

Per concludere: trovo ingiuste o quantomeno spropositate le contestazioni innescate su questa pellicola, qui nessuno ha denigrato i partigiani o il loro sacrificio. La creazione di personaggio negativo che tradisce per una vendetta personale, è solo un espediente dell’autore per narrare l’orrore di uno scontro che non fu solo di nazioni ma anche guerra civile, spesso fratricida. Tutte queste ragioni e non solo faranno si che resterà un film per pochi.
Del resto Spike Lee in un altro paese verrebbe ricompensato con la cittadinanza onoraria, da noi no: solo polemiche ingiuste o l’indifferenza dei più.

martedì 21 ottobre 2008

The Mist

Raccontato attraverso uno degli stilemi classici degli horror, ovvero la catastrofe imprevedibile ed inspiegabile che si abbatte su persone comuni, THE MIST sfiora ciò che già Lansdale con La notte del drive in o Golding nell’ancora attualissimo Signore delle mosche avevano sublimato: nell'uomo esiste una follia animale solo sopita dalla società che è pronta ad esplodere in cruda violenza quando questo si sente di via di scampo.
Un “tutto” che accade senza fornire giustificazioni, dimostrazione di come la trama sia elevata a semplice pretesto.
Un horror intelligente, che esamina come le pulsioni e le paure dei gruppi seguano dinamiche ben diverse di quelle che potrebbero essere le scelte di un singolo, tra impotenza razionale ed autodifesa irrazionale.
Un’eccellente allegoria per raccontare che la vera paura, la nebbia che non ci fa vedere la realtà, venga da dentro di noi.
Da vedere e rivedere, un vero gioiellino.

lunedì 20 ottobre 2008

Road to Nowhere

Sabato, ore 8.10. Immaginate la tangenziale di Bologna come uno strambo parcheggio di auto parcheggiate in doppia fila indiana. Un serpente fermo. Immobile. Morto.
Il cartellone del “CIS: viaggiare informati” fa più la seconda che la prima: ovvero ci tiene ad informarci che ci sono 8 km di coda ma che di viaggiare non se ne parla.

A Bologna c’è il SAIE, la fiera dell’edilizia. In questo fine settimana convergono sulla famigerata “Uscita 8 – fiera” operatori del settore da qualunque cantiere aperto del pianeta.
Io subisco e basta, dovrei andare a Ferrara e ho preso quella che sulla carta sembrava la strada più breve. Alla luce dei fatti avrei dovuto dare ascolto a Colombo e prendere in direzione dell’Atlantico, avrei fatto prima.

Altri 20 minuti. Sono ancora fermo. Alla mia destra, l’inquietante presenza da ormai 2 km e di un essere dal sesso indefinito che mi saluta con mano-pugno-mano-pugno dal finestrino posteriore di una Classe A. L’essere, di un’età approssimativa di 24 mesi, non accenna a pause ne cambia il ritmo, impressionante.
L’idillio tra me e l’infante è spezzato dal claxon del GOLF alle mie spalle, il tipo con i ray-ban alla guida dev’essere in ritardo per la lampada del week-end.
Vorrei scendere e chiedergli che cazzo se ne fa degli occhiali da sole dal momento che sta piovendo ma visto il numero di catene d’oro al collo e il volume di musica techno che esce dal finestrino ha tutta l’aria di uno che prima spara e poi risponde.

Rinuncio e mi rimetto a guardare il/la pargolo/a che nel frattempo non ha mai smesso col mano-pugno-mano e sento che forse quella creatura con la sua purezza è l’unica con cui posso relazionarmi.
Inizio pure io col mano-pugno-mano-pugno ma senza ciuccio e sonaglio mi sento un deficiente, un po’ come tutti gli altri di questa fila..

venerdì 17 ottobre 2008

L'altra "faccia" dell'informazione

Avete presente il tono di voce dell’inviata media di Studio Aperto ? E’ quello di una maniaca depressiva bipolare nella sua fase up, con due grammi di cocaina e un cucchiaio di caffè lavazza su per il sedere.Euforica, orgasmica, gallinacea. Al confronto, la voce di Sandra Milo è un rutto di un baritono della Scala.
Questa donna, la morte del giornalismo, insieme al gabibbo e Porta a Porta, è portatrice insana del seme della demenza nella nostra società.


Tento di cambiare canale ma è troppo tardi, l’ipno-demenza emessa dall’inviata ha soggiogato i miei 4 neuroni narcotizzandoli senza pietà.
Io giaccio riverso sul divano con sguardo bovino mentre il servizio dell’inviata entra nel vivo..

"Da uno studio condotto da 650 ricercatori americani rinchiusi in un bunker anti-atomico per diciotto anni, è emerso che le donne che hanno più successo professionale e soddisfazione nella vita sono quelle (pausa pre-rivelazione)
1. Alte
2. Belle

quindi” - cito letteralmente – “la donna intelligente tramonta di fronte alle alte e belle” Segue servizio sul felice momento che attraversa la carriera della Canalis.

Ora.. io so bene che per gli autori di Studio Aperto la velina rappresenta il massimo grado di evoluzione femminile, ma l’importante ricerca degli scienziati americani fornisce finalmente risposta anche a due quesiti che da tempo mi attanagliavano:
1. Ecco dove cazzo erano tutti gli scienziati, a parlare di figa !!

2. Ecco perché mia nonna con la licenza elementare non è diventata il direttore di GQ, era alta 1.55…

Finisco di vedere il servizio sul culo della Canalis assieme ai miei 4 neuroni che, ormai ripresisi, mi strappano d'improvviso il telecomando imponendomi tre ore d’intervista a due futuri uomini bomba su Al-jazeera. In lingua originale, sottotitolato in cirillico.
Ben mi sta.

giovedì 16 ottobre 2008

Basta calunnie !

Gli è toccato prendere carta e pena al povero Sandro Schiavone. Proprio non poteva più di tutte quelle brutte cose che Saviano va dicendo sul suo conto da anni.
Sandro, Sandokan per gli amici, è in carcere sotto il regime del 41 bis. Lui come un altro migliaio di suoi concittadini è vittima di un errore giudiziario dovuto alle malelingue.


"Questo grande romanziere – si sfoga Sandonkan - che fa il portavoce di chissà chi deve smettere di fare illazioni calunniose false su di me non solo in conferenza stampa, ma poi riportate sul giornale Repubblica che lo leggono milioni di persone, accostandomi a signori che non ho mai conosciuto, spero trovino il modo di farlo tacere".

Detto-fatto-smentito: un cosiddetto “collaboratore di giustizia” ha prima ammesso poi ritrattato circa un piano per l’eliminazione del ragazzo entro natale.

Naturalmente le reazioni della società civile sono numerose, riporto di seguito le più importanti:
Napolitano Giorgio : ” Ho accertato che si veglia su Saviano, per cui me ne tornerei a dormire guaglio’..”
Stecchino Johnny: "Tutte scuse per non parlare del vero problema: il traffico. “
Berlusconi Silvio: “….”

mercoledì 15 ottobre 2008

Se ti svegliassi ad un'ora diversa, in un posto diverso, saresti una persona diversa ?

Se stai per metterti a leggere, evita. Tra un paio di pagine vorrai essere da un’altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finchè sei ancora intero. Salvati.Ci sarà pure qualcosa di meglio in tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti iscriverti a un corso serale. Diventare un dottore.
Così magari riesci a tirare su due soldi.Ti regali una cena fuori. Ti tingi i capelli.Tanto ringiovanire non ringiovanisci. Quello che succede qua all’inizio ti farà incazzare. E poi sarà sempre peggio..

Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo ne uno scopo ne un posto, non abbiamo la grande guerra ne la grande depressione.
La nostra grande guerra è spirituale.. La nostra grande depressione è la nostra vita.

Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinti che un giorno saremmo diventati miliardari, divi del cinema, rock star... ma non è così.
Lentamente lo stiamo imparando e ne abbiamo veramente le palle piene.