giovedì 25 febbraio 2010

Arrestate google!!!

Qualcuno ricorda di quel video di tre o quattro anni fa in cui si vedevano alcuni studenti insultare e picchiare un loro compagno down? Ecco, ieri il tribunale di Milano ha condannato a sei mesi di reclusione tre dirigenti di Google Italia per non averne impedito la pubblicazione(!).

Bon', ma se si dice che l'ignoranza verso la legge non sia mai una scusante, non lo dovrebbe essere nemmeno quella altrettanto evidente del giudice chiamato ad esprimersi su un mondo che dimostra palesemente di non comprendere.

E in questi casi fa molti più danni una sentenza cretina rispetto ad un video cretino...

martedì 23 febbraio 2010

Inoltra

Tutti noi abbiamo in lista un certo tipo di contatti. Anche se forse, in questo caso, sarebbe meglio dire che sono LORO ad avere in lista noi.

Sono quei conoscenti (talvolta amici) che vivono di inoltri.

Non si fanno mai vivi, di loro pugno non ti scrivono un mai cazzo…. però inoltrano.

La certezza che sono ancora al mondo si ha solo così: inoltro ergo sum.

Inoltrano link di youtube, foto di bastardi dentro, poesie di qualche sudamericano (meglio se deceduto), barzellette di Berlusconi, post di Grillo o Travaglio, in qualche caso una lettera piagnosissima di genitori alla ricerca di un rene per la figlia cieco-sorda-zoppa.

Una volta, agli albori di internet, questi inoltratori corredavano con una riga loro, tipo: ”questa è davvero divertente” oppure “da pensarci su”. Vabbè, niente che facesse trasparire chi sa qual sforzo mentale. Però, seppur in maniera impersonale, un abbozzo di scambio epistolare c’era.

Da qualche anno non si registra più nemmeno quello. Ora riceviamo delle mail con subject che iniziano con “Fw:….” oppure “I:….”. Sempre da quei cinque / sei indirizzi di morti viventi che per il resto sono muti su tutto.

Si, lo so che ho ragione.. per cui se anche tu che stai leggendo queste righe ti trovi d’accordo con me non perdere altro tempo, copia questo post e inoltralo subito a tutti i tuoi conoscenti. Mi raccomando.

lunedì 22 febbraio 2010

Milko Pennisi Superstar!!!

La scorsa settimana è caduto il 18mo anniversario dell’arresto di Mario Chiesa, quello che fece esplodere tangentopoli. Però, leggendo i giornali di questi giorni, sembra che il tempo non sia mai passato. Anche questo è uno dei tanti miracoli della terra dei cachi

Per festeggiare degnamente tale ricorrenza, vi giro una segnalazione dell’amico Faustiko. Si tratta del guestbook del sito del consigliere milanese del PDL Milko Pennisi, l'ennesimo beccato a prendere una mazzetta.


Purtroppo la flagranza di reato, unita al rischio d’inquinamento delle prove ne hanno a tutt’oggi impedito il rilascio. Questo ha fatto si che il guestbook sia ancora visitabile e soprattutto aggiornato dai pensieri dei tanti italiani che hanno premura di comunicargli quanto pensino di lui e del suo operato.


Uno spaccato d’involontaria libertà di espressione nei confronti di uno a cui, almeno per un po’, la libertà di circolare l’han tolta del tutto.

giovedì 18 febbraio 2010

Boiata Reale












E il Parlamento nel 2002 ha votato una modifica costituzionale per far rientrare questo qua?!???

martedì 16 febbraio 2010

Coriandoli & Cosacchi

Se eri bambino negli anni ’70, quando arrivava il carnevale, non è che ci fosse chissà quale varietà di travestimenti a disposizione.

Certo alle femmine andava pure peggio. Per loro solo vestitini da fatina, unica personalizzazione ammessa, la tonalità del colore.

Per noi maschi esisteva invece la famosa doppia-scelta. A seconda delle proprie simpatie i seienni si dividevano in due grandi correnti filosofico/carnevalizie: o Cowboy, o Zorro.


Io appartenevo alla seconda: giustiziere mascherato.. ricco e snob (che però amava il popolo). Niente a che vedere insomma con quei buzzurri dalla pistola facile che passavano la giornata a radunar mucche. Altro stile, altro passo.

Per cui, alla festa in prima elementare, il mio sogno era mascherina nera, mantello, spadino e il cappello con la Z.


Sogno che s'infranse nel momento in cui i miei decisero di affidare a mio nonno Mario l’acquisto del costume.


Oh, tanto per focalizzare, il nonno Mario era uno con una trentina di feste dell’Unità alle spalle come volontario e una viscerale simpatia per i piani quinquennali dell’Unione Sovietica.

Ovviamente un avo così non condivideva la mia passione verso il giustiziere con la spada.

Risultato? Anche se non ho mai saputo come ci sia riuscito, si è presentato a casa con un costume da piccolo cosacco (!!!).


Ora, va bene la controcultura di sinistra, ma andare alla festa vestito da Michele Strogoff a quel tempo non lo interpretavo esattamente come il massimo della vita. Ma ero senza vie di scampo, anche l’ultimo tentativo di simular un’influenza fu stroncato con la prova termometro.

Arrivai quindi in classe con l’umore di uno di fronte al patibolo.

Dentro era tutto un brulicare di cowboy inzaccherati di cioccolata, fatine multi-color e tre zorri alti un metro. E poi c’ero io.


- “Scusa da che saresti vestito te ?”


- “Da Michele Strogoff!”


- "..........Ah, occhei.".


Come è noto, i bambini possono essere molto cattivi ma in quel caso no, i vari zorri e cowboys si comportarono più che altro da stronzissime teste di cazzo in erba, obbligandomi a stare bendato perché il mio personaggio, che era "cieco", lo imponeva.


Passai così le tre ore successive seduto, accudito da caritatevoli fatine a bere fanta e mangiar sfrappole canticchiando una versione particolarmente toccante di Oh bella ciao. La scelta anomala del nonno aveva fatto breccia nei duri cuori delle proto-donne.

Ecco, avete appena letto di come raggiunsi (non per mio merito) l'apice del successo con l'altro sesso. Mai più nei 32 anni che sono seguiti ho più toccato vette simili di consenso, con o senza colbacco.

Questo credo che spieghi la mia attuale avversione per la fanta, le canzoni popolari e soprattutto sfrappole di carnevale.

lunedì 15 febbraio 2010

Qui, tutto giù!

Ecco il primo filmato di come sono andate effettivamente le cose a L’Aquila e alla Maddalena. Bertolaso, che si era messo una barba camuffa, lo si riconosce lo stesso.

venerdì 12 febbraio 2010

scusate ma ci chiamiamo AMORI

Che anni del cazzo. Non bastava la retrocessione sul campo, la non iscrizione al campionato di seconda divisione per mancanza di soldi e conseguente ulteriore declassamento in serie C.
No, a quanto pare non bastava.

La Fortitudo, la MIA Fortitudo ieri ha presento lo sponsor: è la nuova griffe di Federico Moccia, AMORI!!

mercoledì 10 febbraio 2010

Bon ton

Ma nel rotolo di carta igienica la parte che si strappa va sopra o sotto ?

lunedì 8 febbraio 2010

Ma Cè ci è o ci fa?!??

Le regionali incombono, di conseguenza diventa frenetica la corsa al completamento delle liste. Tra cavalli di ritorno, riciclati e voltagabbana una menzione speciale la merita Alessandro che l’Italia dei Valori ha deciso di candidare nella provincia di Brescia.

Leghista della prima ora, è stato a lungo parlamentare del carroccio tanto da diventarne capogruppo alla camera. Nel 2005 viene poi nominato assessore alla sanità in Lombardia. Cè di pittoresco non ha solo il cognome ma pure certe sue uscite, divenuti veri emblemi del padano-pensiero: a partire dal mitico “Roma-Ladrona” e la proposta dei lavori forzati per i clandestini. La Gialappa’s, col dono della sintesi che le è propria, gli diede dell’ «europirla». Nel 2007, senza che siano intervenute sensazionali novità, accusa la lega di essere diventata come tutti gli altri e fonda il suo movimento: Cristiani Federalisti. Un mix di crocefissi e gite a far visita al dio-Po. Poi, a settembre 2009, entra nell’Italia dei Valori. Valori di cui, con entrate come la sua, è lecito cominciare a dubitare..

giovedì 4 febbraio 2010

Vittime di auto-censura

Non credo di essere il solo a visitare de La Padania per informarsi sui fatti del giorno, no ? Appunto.

Quello che dispiace è che un giornale così apprezzato per la sua linea seria e rigorosa non conservi gli articoli arretrati. Me ne sono accorto quando mi è venuta la curiosità di leggere quel che andavano scrivendo nel periodo in cui i rapporti tra carroccio e Silvietto non erano propriamente idilliaci come ora. All’epoca del “ribaltone” per intenderci.


Sfortunatamente niente, sul il sito oggi non appare più nulla. Mannaggia!


Poi, girando in rete, che ti trovo ? questo bel sito : www.alla-fonte.it che si occupa di conservare un po' di tutto, compreso quanto quei distrattoni avevano inavvertitamente cancellato.


C’è una bella sfilza di articoli dedicati al cavaliere nano and friends, sarebbe carino che l'Unità o giornali d'area versassero qualche euro e cominciassero con dei copia-incolla


Nella foto: Renzo & Umberto Bossi ( da qui non è chiaro chi dei due abbia avuto l’ictus).


mercoledì 3 febbraio 2010

Banzai car

Due mesi di guida di un’auto nipponica e già emergono le prime differenze rispetto alla vecchia Alfa.

La batteria non va a terra, l’impianto frenante non entra in avaria, i finestrini d’inverno si chiudono, l’antifurto di serie non suona a cazzo, il radiatore non esplode e la pompa d’iniezione, incredibilmente, inietta. Robe che se uno si mette a soppesarle per benino alla fine le apprezza.

Vabbè dai, pochi rimpianti.. fatta eccezione per l’adesivo “arroganza” che esibivo con fierezza in caso di ghiaccio o neve abbondante, alla Mazda non lo forniscono nemmeno come optional. Peccato.

martedì 2 febbraio 2010

el CONDOR non PASA più

Ieri pomeriggio ero in auto e mi sono sintonizzato su RADIO2, imbattendomi così per la prima volta in TRAFFIC: il programma che parla ggggiovane! condotto dal ggggiovane Carlo Pastore e da Brenda-qualcosa.

Un’ora di amarezza colma di gridolini e robe come “figo, figata, sfigato” buttati a cazzo, vera essenza di qualunque loro commento. Non mancavano i riferimenti ogni tre per due ai loro contatti face book o myspace (moooolto ggggiovane).

Pensare che fino a dicembre a quell’ora passava CONDOR con Bordone, Sofri e tanta buona musica... La cosa mi ha indotto un certo dissesto intestinale ancor prima che interiore.