mercoledì 12 gennaio 2011

L'organetto dei sogni



Dai Doors ai Pink Floyd, dai Deep Purple alla PFM. E’ stato uno degli ingredienti principali nelle carriere di molte icone rock anni ’70. Ma il successo dell’Hammond è molto più ampio (attraversa molti generi dal jazz al funky fino al blues) e molto più duraturo (iniziato a diffondersi negli anni ’50 è ancora popolarissimo oggi).

Nato negli anni della depressione in USA come alternativa ai più costosi organi a canne, è uscito presto da quelle chiese per cui l’ingegner Laurens Hammond l’aveva progettato divenendo uno degli strumenti più popolari. Senza barriere di genere o stile. Un fenomeno che si è ripetuto solo con la chitarra elettrica.

In questi giorni se ne celebra l’anniversario e dal momento che la sua unicità me lo ha fatto amare da sempre pur rimando un totale incapace nel suo impiego, trovo giusto almeno celebrarlo!

E se è vero che quell'inconfondibile organetto ti richiama alla memoria decine se non centinaia di canzoni, quella che ho scelto rimane per me l’Hammondiana per antonomasia.

In attesa di conoscere le vostre, buon ascolto…

lunedì 3 gennaio 2011

Lupo (u)Lulà, Battisti ululì

Un paese che per oltre vent’anni e fino a metà degli ’80 era sotto una dittatura militare.

Un paese in cui i processi (sommari) venivano fatti davvero negli stadi.

Un paese in cui la neo-presidente appena insediatasi è stata torturata per 22 giorni di seguito.

Un paese con una democrazia più giovane del mio gatto.

Un paese che ha come voci principali di esportazione: calciatori e trans.

Beh, questo paese culla della democrazia e del diritto rifiuta di estradare un pluri-assassino perché giudica le carceri italiane “non sicure” per la sua incolumità.

Mio nonno, con grande dono della sintesi, avrebbe detto che si tratta del tipico caso in cui la merda si rivolta al badile.