lunedì 31 maggio 2010

It's hard to ride today...

Bel weekend del cazzo. Milioni di litri di petrolio che continuano a sgorgare a più non posso,

un paio di decine di esponenti ONG accoppati dagli israeliani mentre tentano di portare aiuti a Gaza, mentre qua da noi si fa la fila perché finalmente(?) è in vendita il misterioso I-PAD.

Arrivo a capire perché l’easy-rider Dennis Hopper abbia deciso di andarsene proprio adesso.

venerdì 28 maggio 2010

Volevo fare il Papa

Claudio Sabelli Fioretti e Piergiorgio Odifreddi si sono incontrati per la prima volta sul "camino de Santiago". Entrambi non sono credenti, hanno camminato insieme per una settimana. Ne è nato il libro-intervista "Perché dio non esiste" edito da Aliberti.

Su Wikipedia c'è scritto che sei stato in seminario a Cuneo.

La scheda su Wikipedia me la sono fatta da solo.

Da solo?

Era un pasticcio quella pagina lì. L'avevano fatta dei cattolici pazzi fondamentalisti. Allora ho deciso di cambiarla. Chi mi conosce meglio di me? Alla fine è venuta una specie di autobiografia. Solo che i gestori del sito mi interrompevano. Dicevano: "Lei sta facendo del vandalismo". Io rispondevo: "Guardate che io sono Odi-freddi". Loro non ci credevano. "Odifreddi non scriverebbe queste cose".

A che cosa non credevano?

Proprio al fatto che fossi stato in seminario.

Effettivamente, un mangiapreti come te.

Sono diventato un mangiapreti proprio perché sono stato in seminario.

Sei stato anche quattro anni dalle suore Giuseppine.

Non mi sono fatto mancare niente.

Su Wikipedia c'è anche scritto che il nunzio apostolico alle Nazioni Unite, Celestino Migliore, racconta che te ne sei andato dal seminario perché avevi calcolato che c'era bassa probabilità per un italiano di diventare Papa nell'era postconciliare. Volevi far carriera.

Esatto. Io non volevo diventare prete, volevo diventare Papa.

Mica male come obiettivo.

Mio padre era una delle poche persone di Cuneo che aveva la televisione negli anni Cinquanta. Io la guardavo e vedevo solo due personaggi: Pio XII e Mike Bongiorno. Erano loro i due modelli fra i quali scegliere. Io scelsi Pio XII. Anche se poi sono diventato più come Mike Bongiorno.

Visto che non potevi diventare Papa, te ne sei andato dal seminario.

Mi ero rotto le scatole, non ero adatto. Non ero in grado di obbedire, non sapevo stare alla disciplina.

Tuo padre fu contento?

Certo. Mio padre voleva che facessi l'ingegnere, o l'architetto, perché lui era geometra. Quando io me ne andai dal seminario e mi laureai in matematica fu così contento che si laureò anche lui.

Hai rimpianto il seminario?

Era giusto che me ne andassi. La religione è un fatto infantile. Va bene per i bambini, fino alla pubertà, poi basta. La religione affronta le grandi domande e dà risposte banali. Però la scuola un po' la rimpiango.

Quattro anni, le elementari, con le Giuseppine e tre anni, le medie, con i preti.

Si studiava bene. Soprattutto facendo il paragone con quello che si vede oggi. I preti mi hanno insegnato a studiare. Quando facevo il seminario, a tredici anni, mi alzavo alle sei e mezzo, mi mettevo al tavolino e finivo la sera alle sei. E poi andavo a letto presto.

Anche adesso gli istituti religiosi sono meglio delle scuole pubbliche?

Temo di sì, anche se insegnano un sacco di cazzate. Le scuole pubbliche non hanno un controllo capillare e quotidiano del ragazzo.

Eri bravo a scuola?

Fino alle medie. Un po' meno quando studiavo da geometra. Comunque meglio di Flavio Briatore che veniva nella mia stessa scuola ed era proprio uno zuccone.

Eravate amici?

Non mi ricordo di aver mai scambiato una parola con lui. Era un fagnano.

Un fagnano?

Uno che non faceva niente. A Cuneo tutti se lo ricordano. Finito il geometra, si mise in società con un tal Dutto, che un giorno saltò in aria con tutta la macchina. Puoi immaginare a Cuneo. Non siamo abituati alle auto che esplodono. Briatore scomparve da quel giorno. Quando riapparve era ricchissimo.

Aveva fatto carriera. Benetton. la Formula 1.

Io rimango della vecchia idea che nessuno può costruire un impero dall'oggi al domani.

Sento che stai cominciando a parlare di Berlusconi.

Ecco, appunto.

Mangiapreti e antiberlusconiano. Sempre a prendersela col povero Silvio. E gli Agnelli? Vogliamo parlare degli Agnelli?

Certo. Parliamone. Vatti a leggere la biografia del vecchio Agnelli, il senatore: processi, truffe, collaborazionismo con il Partito fascista, sindacati gialli.

I ricchi sono potenti e disinvolti. Sai che scoperta. Perché mi dici queste cose?

Per spiegarti che non sono antiberlusconiano più di quanto non sia anti-Fiat.

Nella tua scheda, su Wikipedia, hai scritto: "In Unione Sovietica Odifreddi ebbe un'insolita avventura, dalla quale lo tirò fuori Giulio Andreotti .".

Ero andato là per studiare e avevo cominciato a frequentare molti dissidenti. In Italia ci fu un caso di spionaggio industriale: due spie sovietiche, coinvolte in traffici di brevetti industriali, furono arrestate. I sovietici si seccarono e come ritorsione presero tre italiani. Io ero uno dei tre.

Tu eri una spia?

Ma figurati. Mi accusarono di tutto, a cominciare da cambio illegale di valuta e poi di qualsiasi altra cosa. Teoricamente rischiavo la pena di morte. Loro mi dicevano: "Non si preoccupi. Non condanniamo quasi mai gli stranieri alla pena di morte. Lei deve stare tranquillo, prenderà quindici anni di lavori forzati".

Eri in galera?

No, peggio, in Siberia. Ero libero, ma dove andavo? Intervenne Giulio Andreotti, ministro degli Esteri, che organizzò lo scambio dei prigionieri. Tornato in Italia ebbi i miei cinque minuti di gloria mediatica promessi da Andy Warhol.

Quindici minuti.

Io ne ebbi solo cinque.

Gli italiani impazziscono e ti eleggono premier. Quale legge faresti per prima?

Toglierei i finanziamenti alla Chiesa. Sai che il Vaticano possiede un quinto del patrimonio immobiliare italiano? Una casa su quattro a Roma è del Vaticano.

Ce l'hai sempre col Papa.

Ricomincerei dalla breccia di Porta Pia. Rimanderei il Papa a Gerusalemme. È da lì che viene, quello è il posto suo. Bisogna liberarsi del fardello vaticano. Ma farei di più.

Di più?

Tempo fa il Papa è andato a Genova sull'elicottero dell'aeronautica militare. Ma per quale motivo l'aeronautica militare deve destinare un elicottero al trasporto del Papa? Chi paga? Se ne stia a casa sua. Sai che quando il Papa va all'estero il volo di andata è sempre offerto dall'Alitalia, che usa un intero aereo per lui e i giornalisti al seguito? Basta soldi statali al Papa. Chi vuole il Papa finanzi il Papa.

(grazie a Faustiko per la segnalazione)

giovedì 27 maggio 2010

Giurin-giurello, croce sul pisello

Giuro che è vera. La FOXCONN, il gigante cinese dell’informatica che conta più di 800.000 dipendenti, e principale sub-appaltatore dei marchi più glamour in occidente (Apple, Nokia, Dell, etc..) viste le decine di suicidi nei suoi stabilimenti negli ultimi mesi, ha fatto firmare ai suoi impiegati un impegno scritto a non suicidarsi.

Pragmatismo orientale…

mercoledì 26 maggio 2010

Povca puttana

All’indomani dell’importante manovra fiscale il governo ha spiegato come sia stato possibile reperire i soldi senza nuove tasse.

Ecco alcuni dei provvedimenti più importanti:

· Riduzione del 50% delle auto blu. Da domani saranno verniciate di lilla.

· Gli ospedali del sud in deficit verranno appaltati direttamente alle cosche locali

· Eliminazione del 40% dei parlamentari. Ovvero gli esponenti dell’opposizione.

· Per risparmiare su abiti e stoffe d’ora in poi i corazzieri dovranno avere la stessa taglia di Brunetta.

· L’abbonamento di La Russa per vedere l’Inter non sarà più per la tribuna ma per i distinti laterali.

· Oh e per raccogliere i rimanenti 27 mld è stato trovato un accordo con la zecca per stampare banconote con numeri di serie doppi o tripli.

martedì 25 maggio 2010

Siam quelli là

E’ nato il nuovo soggetto politico di Casini: il Partito della Nazione, in cui è dato per imminente anche l’ingresso di Rutelli e dei suoi accoliti.

In anteprima il testo del nuovo inno del partito.


Abbiamo facce che non conosciamo
ce le mettete voi in faccia pian piano.
E abbiamo fame di quella fame
che il vostro urlo ci regalerà.
E abbiamo l'aria di chi vive a caso
l'aria di quelli che paghi a peso.
E abbiamo scuse che, anche se buone,
non c'è nessuno che le ascolterà.
E poi abbiamo già chi ci porta
fino alla prossima città.
Ci mettete davanti a un altro microfono
che qualche cosa succederà.

Siam quelli là siam quelli là siam quelli là.
Quelli tra palco e realtà. Tataratatà… Tataratatà…

Abbiamo amici che neanche sappiamo
che finché va bene ci leccano il culo.
E poi abbiamo casse di maalox
per pettinarci lo stomaco.
Abbiamo soldi da giustificare
e complimenti per
la trasmissione.
E
abbiamo un ego da far vedere
ad uno bravo davvero un bel pò.
E poi abbiamo chi ci da il voto
e ci vuol spiegare come si fa.
"è come prima? No si è montato"
ognuno sceglie la tua verità.

Siam quelli là siam quelli là siam quelli là.
Quelli tra palco e realtà. Tataratatà… Tataratatà…

lunedì 24 maggio 2010

Truffa al Supermercato

Chi mi conosce sa bene quanto mi tenga solitamente alla larga da appelli, catene di sant’antonio e vari “inoltra” che imperversano in rete. Ma esistono lodevoli eccezioni. La segnalazione girata dall’amico Gianfranco (che di mestiere non fa il presidente della camera dei deputati) merita la massima visibilità


Tengo ad informarvi circa una truffa di cui, purtroppo, sono rimasto vittima.... magari, conoscendone il meccanismo, riuscirete ad evitarla! Sabato scorso sono andato a fare la spesa all'Esselunga.Terminati gli acquisti, quando sono andato al parcheggio per caricare la spesa nell'auto, sono stato avvicinato da 2 ragazze molto appariscenti (probabilmente russe o dell'est) vestite succintamente, in minigonna e top molto scollato. Una bionda ed una mora, veramente molto carine e provocanti.

Le due truffatrici si avvicinano offrendo di lavare il parabrezza dell'auto e ovviamente lo fanno in modo sensuale e provocante, poggiando i seni sul vetro e cose simili. Quando offrite loro una mancia rifiutano e chiedono invece, il favore essere accompagnate in un altro centro commerciale. Se accettate si siedono dietro e mentre guidate iniziano a giocare tra loro toccandosi e baciandosi dappertutto. Questo ovviamente vi distrae dalla guida. All'improvviso la mora passa sul sedile del passeggero ed inizia a toccarvi. Se non la respingete inizia a farvi un bel servizio.
Poiché è impossibile guidare in tale situazione, vi fermate in un posto un po' appartato... A quel punto, sempre la mora vi sale sopra e, prendendo l'iniziativa, vi coinvolge in un rapporto sessuale.
Approfittando della vostra distrazione la bionda scende dalla macchina, apre il portabagagli, vi ruba tutta la spesa e scappa. Voi ve ne accorgete, interrompete il rapporto, scendete dall'auto, vi ricomponete sommariamente e cercate d'inseguirla; così anche la mora scappa in direzione opposta.
Sono molto brave e pericolose ed io stesso sono caduto nella loro trappola.
Lunedì mattina mi hanno rubato una cassetta di Ferrarelle e la sera un litro d'olio d'oliva.
Martedì un pacco di biscotti.
Mercoledì uno spazzolino da denti.
Giovedì mattina sei uova e la sera un pacchetto di fazzolettini di carta.
Venerdì all'ora di pranzo una scatoletta di tonno e nel pomeriggio un ovetto Kinder.
Sabato in tarda mattinata un pettine, dopo pranzo un tubetto di maionese e la sera una scatoletta di Ciappi.
Suggerisco molta cautela!!!
Ora scusate ma devo andare a fare la spesa che mi è finito il sale grosso.

mercoledì 19 maggio 2010

Il ritorno della Magna Romagna

Nel Mare Magno delle cagate proposte della Lega Nord ce ne sta una, avanzata di recente, che merita di essere presa in serissima considerazione.

Un gruppo di separatisti romagnoli ha aperto una sottoscrizione per la secessione dall’Emilia.

Io dico ok, ma niente furbate: si firma solo a patto che si piglino con loro anche i ferraresi..

martedì 18 maggio 2010

Afghanistan - Inter 2-1


Il giorno dopo la conquista del 18mo scudetto dell’Inter e della morte di due militari in Afghanistan il buon La Russa decide di riservare non un minuto ma un’intera giornata di silenzio alle due vittime e affida al suo ufficio stampa quest'unico comunicato: “il Ministro, per una maggiore completezza d’informazione, tiene a precisare che il senso delle dichiarazioni di ieri, era che dal Siena, già retrocesso, fosse lecito aspettarsi un atteggiamento più propositivo alla ricerca di una vittoria che avrebbe dato lustro al suo campionato”.

Grazie del chiarimento. L'Italia tutta ne avvertiva davvero il bisogno.

mercoledì 12 maggio 2010

Capita più spesso di quanto si sia portati a credere..

- Aaah erhm.. buongiorno.. è il concessionario Maserati?

- Si, dica.

- No, il mio è più uno scrupolo che altro. Però mi volevo sincerare di una roba. Non che è qualcuno sia passato da voi in questi giorni e abbia deciso di comprarmi a mia insaputa la GT Cabrio?

- No.

- E’ sicuro-sicuro? Sa com’è è che forse entro in politica e non è detto che tra una decina d’anni non sia ministro di qualche cosa..

- No, mi spiace ma se dovesse capitare sarà nostra cura chiamarla. Però fino ad allora non ci scocci più. Barbùn!

- Sigh…

lunedì 10 maggio 2010

DEAD SET



Nona edizione del Grande Fratello inglese, 64mo giorno. Sotto lo sguardo di telecamere ormai abbandonate (ma inesorabilmente accese) inizia per i partecipanti al reality l'orrore più irreale: il paese si è trasformato in un'orda di zombie affamata.
I fan che premevano ai cancelli della casa per rubare una foto o un saluto ora sono morti viventi, desiderosi di nutrirsi, un po’ come prima del resto, dell'effimera esistenza dei loro idoli televisivi.


Tutto questo è DEAD SET. Una miniserie tv, sgradevole per il linguaggio, per la violenza delle scene ma soprattutto per la durezza del messaggio che potete trovare piuttosto facilmente in rete già sottotitolata. Anche perchè dubito che così come è stata girata mai verrebbe trasmessa da una TV italiana.


La mattanza che si consuma nelle due ore della sua durata è prima ancora morale più che di corpi e budella. L’horror diventa così il mezzo, una cinica allegoria per la lettura della cultura di massa e un modo certamente originale per puntare dito (o telecamera) verso l’orrore più pericoloso che essa contiene e trasmette.


Oh, che l'Inghilterra sia un paese avanti anni luce lo dimostra il fatto che l'idea di questa cattivissima satira in salsa horror sia di quella Magnolia che è anche la casa di produzione dello stesso Grande Fratello. Viva la libertà di pensiero!

mercoledì 5 maggio 2010

A.A.A. appartamento cercasi, no perditempo

Ma dico si può immaginare di essere più stronzi di così?!???

Come cazzo si fa ad andare in giro a pagare 2/3 dell’appartamento di un tizio a tradimento? Senza che questo ne sappia nulla!!

Sono bastardate che non si dovrebbero fare. C’è proprio gente cattiva al giorno d’oggi.

E alla fine chi rimette? Il ministro più dimissionario dei governi Berlusconi.

Dai, Claudio ci si rivede come al solito tra un paio d’anni. Te intanto riposati….

martedì 4 maggio 2010

Un gancio in mezzo al cielo


- "chi è l'ultimo della fila?".

Ad alzare la mano è un omino in un angolo, con un gesto a metà tra il sono io ed il saluto che un condannato avrebbe mandato al pubblico del Colosseo prima di finire in pasto ai leoni. Non il massimo della vitalità insomma.

E' questa la ragione per cui non mi piace andare dal medico. L’idea di un'attesa interminabile per avere una ricetta mi è davvero insopportabile.


Insopportabile quasi come la nausea, il vomito e altri poco simpatici effetti collaterali con cui convivo da ieri.

Per cui niente, sospiro e mi metto a sedere nell'affollatissima sala d’aspetto a fianco del mio nuovo amico ottuagenario e ad altri dodici esponenti della gioventù anni ’50.

Per altro è scritto pure nel cartello all'entrata: le ricette verranno rilasciate dalle ore 9.00 alle ore 10.00. E il dalle ore 9.00 è scritto a caratteri cubitali, io sono arrivato alle 8.55 perchè cazzo ci sono già 12 vecchini in fila?!??

Ho provato pure a spiegargli che a differenza loro io ho una vita davanti e che sarebbe quindi logico se non doveroso che mi cedessero il posto ma ho ricevuto solo sguardi di riprovazione. Cinici insensibili.

Cinquantadue minuti dopo tocca finalmente a me.

Ero sicuro che appena avessi esternato i sintomi al doctor avrei letto lo stupore negli occhi, per quelli che sono i miei parametri della sopportazione del dolore solo io e Steven Seagal avremmo potuto resistere in sala d'aspetto con un simile bruciore di panza.

Invece quello mi ascolta e senza staccare lo sguardo dal monitor attacca a scrivere la ricetta e con fare distratto mi spiega che in questi giorni c'è una gran quantità di gente colpita da questo virus intestinale. Ma con un'iniezione, massimo due di PLASIL si sarebbe risolto.

Penso a come avrebbe reagito Steven Seagal e mi metto sulla difensiva: - "C'è qualche controindicazione con questo PLASIL?".

- " In casi piuttosto rari può comportare che chi l'assuma abbia un sonno disturbato e incubi".

Accetto il rischio e come avrebbe fatto il grande Steven appena arrivato a casa chiedo a madre-coraggio d'iniettarmi la fiala del temibile PLASIL.

Pomeriggio niente.

Sera niente.

Si riducono al contempo le mie sortite in bagno. Tutto pare andare per il meglio.

Niente di più sbagliato. Il tempo di addormentarmi e mi appare Claudio Baglioni che canta "strada facendo" e lo fa per le sette ore successive.

Ormai sono passate 36 ore dall'iniezione, la pancia non brucia più però sono ancora qua a chiedermi cosa avrà voluto dire Claudio con:

Strada facendo troverai

anche tu un gancio in mezzo al cielo

E ancora non mi sono dato risposta. Boh?