mercoledì 29 settembre 2010

Davanti alla morte NON siamo tutti uguali

Buongiorno a tutti, la parola che vorrei porre alla vostra attenzione oggi è IPOCRITA. Con questo termine si definisce la persona che afferma una determinata idea e poi si comporta in maniera contraddittoria rispetto ad essa. La definizione l’ho presa da wikipedia e mi sembra piuttosto appropriata. Magari qualcuno però, per comprendere appieno il suo significato e non farne un uso sbagliato, avrebbe bisogno di una frase di senso compiuto. Quello è semplice:

E' IPOCRITA chi abbia fatto girare mail, petizioni, appelli o abbia partecipato a veglie contro la condanna a morte (al momento sospesa) della donna iraniana Sakineh, colpevole dell’omicidio del marito e non abbia detto o fatto un beato cazzo contro l’esecuzione avvenuta una settimana fa di Teresa Lewis, una disabile mentale giustiziata in Virginia nel silenzio indifferente dei più. Perché se ne è andata così Teresa Lewis, con una iniezione letale, dopo un’agonia durata tredici lunghi, “cortissimi” minuti.

A tutti i mobilitati per la povera donna iraniana e che si sono scordati della seconda voglio ricordare che la pena di morte è uguale ovunque dal momento che si prefigge il medesimo scopo. IPOCRITI con la coscienza a corrente alternata..

martedì 28 settembre 2010

Omini verdi cercasi, no perditempo

Questa mi era sfuggita. Trattasi di notizia-bomba ignorata inspiegabilmente dalla maggior parte dei media e risalente a qualche mesetto fa. Protagonista l’euro-parlamentare Mario Borghezio che molti detrattori superficiali associano solamente alle sue iniziative piuttosto radicali tese al contingentamento dell’immigrazione clandestina nella verde Padania.
Borghezio però, pur diffidando del neghèr medio, si dimostra di tutt’altra pasta quando si parla di scambi culturali con altri mondi.
E’ infatti il primo firmatario di una mozione tesa a che gli stati membri della UE tolgano il segreto sui contatti con UFO. Il buon Mario denuncia quella che a tutti gli effetti è “una chiara volontà politica tesa ad oscurare gli avvistamenti di dischi volanti", una congiura del silenzio che coinvolgerebbe "Stati Uniti, Russia, Nato e le nostre stesse autorità militari".
Da qui l’impegno di Borghezio per “la realizzazione di un Osservatorio europeo sugli UFO”.
Meglio se con fondi europei, meglissimo se fatto in zona Lombardia...

venerdì 24 settembre 2010

(s)profondo italiano

La differenza, l’unica forse che sia davvero rimasta al giorno d’oggi, è tra chi pensa e chi preferisce non farlo.

Chi vuole ma lo fa ricorrendo ad ideologie vecchie di due secoli.. beh, semplicemente non può riuscirci perché non sono più quelli gli strumenti giusti.

In questo Beppe Grillo ha ragione, perchè dice che oggi non è più una battaglia tra ideologie ma di idee.

E parlando di idee, qualunque fosse il vostro punto di partenza, di destra o di sinistra, nemmeno quello ha più importanza. Non più.

E non ha neppure alcun senso invocare il leader della svolta, perché questi qua non sono nemmeno in grado di concepirla, figuriamoci compierla.

martedì 21 settembre 2010

Blog Fest

Ammettiamolo, in Italia ci piace premiare. Inteso non solo come vincite al super enalotto (io, per la cronaca, ne ho già fatte quattro e tutte plurimilionarie) ma più che altro a livello di attestati.

Lauree Ad Honorem a semi-analfabeti, medaglie al valore a chi è morto per difendere valori più o meno condivisi, Telegatti che incornano la Tv di qualità, insomma è tutto un celebrare qualcosa o qualcuno.

Nel paese dei premi non poteva mancare un Blog Contest. Ci ha pensato macchia nera che da qualche anno ha creato i MBA, ovvero i Macchianera Blog Awards.

Le nomination sono state raccolte attraverso le preferenze degli internauti stessi, sia apre ora la fase di voto vera e propria che determinerà i vincitori 2010 nelle varie categorie.

Appioppo qua il LINK dove potrete effettuare le vostre votazioni che mi auguro numerose. Oh, magari girate a vostra volta ai vostri conoscenti, più saranno i votanti e più acquisterà di valore il riconoscimento, ovvio.

Scrivo tutto ciò perché giudico l’iniziativa sostanzialmente meritevole e senza secondi fini anche se avrei incoronato come miglior blog 2010 i pensieri cannibali di Marco Goi. E poi tante e tante segnalazioni per i vari Rospi con bocche larghe, Grace e la sua Valgina, le (apparentemente) compassate analisi di Saverio, la meravigliosa cattiveria del ragno velenoso o i pensieri multilingue di Daisy.

Ma non si poteva avere tutto e i Macchianera daranno comunque un’ottima foto della blogosfera italiana.


lunedì 20 settembre 2010

In difesa della musica d'autore

Andrea Vantini si è incazzato e ha fatto partire una raffica di querele: destinatari Sabina Guzzanti e niente meno che la tv inglese BBC (!).

Essendo la querela lo sport più amato degli italiani assieme al calcio, non farebbe propriamente notizia ma viste le modalità e soprattutto chi sia Vantini la segnalazione la trovavo d-o-v-e-r-o-s-a.

Andrea Vantini è l’autore di A Silvio, l’inno del PDL noto ai più come meno male che Silvio c’è.

Le querele sono nate perché pare proprio che Andrea non abbia preso bene che la sua opera intellettuale sia stata utilizzata dalla Guzzanti all’interno del suo DRAQUILA senza il suo benestare, chanson ripresa anche dalla tv britannica per un documentario intitolato The Berlusconi Show, giustamente ignorato da tutti i media italiani. Che strano..

Io non aggiungo nulla se non mettere il video originale e solidarizzare col Valentini. Anche perché sia chiaro, io soldi per sostenere una querela non ne ho.

domenica 19 settembre 2010

Her Morning elegance

In questi giorni su La7gira un promo che annuncia la ripresa di EXIT, il programma di approfondimento di Ilaria D’amico. Oltre che essere ben fatto, aveva qualcosa di famigliare ma ci ho messo un paio di giorni ad aprire la scatola della memoria giusta. Si tratta del video del musicista israeliano Oren Lavie per la meravigliosa anche se non propriamente conosciutissima HER MORNING ELEGANCE. Melodia incantevole, la più adatta a descrivere chi si ha accanto al risveglio una domenica mattina..

venerdì 17 settembre 2010

Quando una testa è più EMPTY della panza

In quasi tutti i blog di questa piattaforma, c’è un siparietto (io l’ho messo qua di fianco sulla destra) in cui appaiono i lettori fissi.
In realtà è più una lista ipotetica che reale, si tratta più che altro di blogger con cui ci si scambia il link per aumentare la reciproca visibilità.

A mio avviso è una funzione che ha una sua logica solo quando sia contestualizzata e ci sia una sorta di nesso tra i due, altrimenti perde di senso.

E’ per questo che quando qualcuno si aggiunge alla FABBRICA io una letta al profilo e al suo blog cerco di farla sempre.

Ad inizio agosto mi si era aggiunta una certa Empty.
Cliccando per avere acceso al suo blog già si partiva malissimo: “Avvertenza sul contenuto Alcuni lettori di questo blog hanno contattato Google poiché ritengono che il contenuto del blog sia opinabile e bla.. bla.. bla "


Ho pensato, ecco la solita produttrice di raccontini erotici pecorecci. Un genere inspiegabilmente in voga, con molti più scrittori che lettori ma tant’è,pazienza. Mi sbagliavo.


Empty nei 94 farneticanti post fin qui pubblicati celebra il successo dell’anoressia su se stessa. Con tanto di note di autocompiacimento alla perdita di ogni kg, consigli su come assumere sempre meno calorie, come vomitare e altre follie prive di ogni senso.

In tutta sincerità, le puttanate che scrive sono tali che ho più di un sospetto che si tratti di pura fantasia. Forse solo uno squallido tentativo per sensazionalizzare qualcosa che altrimenti nessuno si prenderebbe la briga di leggere. Sintetizzando: ‘na mmerda, insomma.


Oh, naturalmente prima che scriverlo qua mi sono preso la briga di scriverlo di là in casa sua, sul suo blog intendo. Ma lei non l’ha presa affatto bene, invitandomi prima a non leggerla più poi mandandomi direttamente a quel paese rivendicando libertà di pensiero e di scrittura e altre amenità.

Concetti tutti sacrosanti e legittimi ma credo nati per difendere qualcosa di diverso dalle sue malate e pericolose apologie.


Perché vuota-Empty, se bisogna garantire la libertà di pensiero, comprese le più deliranti stronzate come le tue… ne deve esistere una altrettanto legittima a contestarle in ogni luogo.

sabato 11 settembre 2010

Alla ricerca dell'AMORE PERDUTO

Scrivono spesso che il brit pop è morto. Ma non ci devi credere. Forse se lo si vuole intendere come gigantesco fenomeno di massa legato più a mode che alle note suonate. Ma non è la verità e soprattutto: il brit-pop è vivo e lotta ancora insieme a noi!

Anche se, ultimamente, a fare il disco che più riprende quelle sonorità (alla fine young cannibals per intenderci) è una band australiana. Si chiamano TEMPER TRAP. E il primo singolo “Sweet Disposition” è stato un successo pressoché planetario. Ora ci riprovano con "Love lost" e un video che non si può non amare.

venerdì 10 settembre 2010

Burn before reading

C’è questo prete americano che impazza sulle prime pagine di tutto il mondo perché in questi giorni ha pensato di celebrare il nono anniversario dell’attacco alle torri in modo originale, con un bel falò. Materia usata come combustibile: duecento copie del corano.

La reazione in USA e in tutto l’occidente è più o meno riassumibile così. “Oh cazzo! cazzo!! cazzo!!!”.

Pare che lo stesso Obama abbia telefonato al tipo per evitare che la provocazione ferisca la suscettibilità delle comunità islamiche, dando così la scusa per ritorsioni su cittadini americani in giro per il mondo. Una situazione, si è arrivato a ipotizzare, ancora peggiore della diffusione delle foto delle torture di Abu-Grahib.

Non so, io resto perplesso. Per i miei canoni organizzare un attentato perché un pirla brucia dei libri “sacri” mi pare un tantinello esagerato. Naturalmente mi manca del tutto il concetto del sacro, per cui sono io quello limitato.

Ma è in casi come questo che si apprezzano particolarmente simili mancanze...

mercoledì 8 settembre 2010

"Scusi se non le stringo la mano.."

I dogmi imposti dalle religioni non sempre sono privi di senso o di valenza pratica. Per esempio mi ricordo di aver letto da qualche che i musulmani sono tenuti a mangiare sempre e comunque con la mano destra perché la sinistra è riservata alla pulizia personale: sgrullarsi l’uccello, culo e altre robe così.

Ora, non mi risulta esistano precetti simili per i cristiani, giusto? Giusto.

Dai qui il mio fondato allarme, perché dati alla mano (e i miei dati sono sempre affidabilissimi) è risaputo che non più di un 30% degli uomini, usciti dal cesso di un autogrill si lava le mani.

Eppure è gratis cristodidio, ve lo giuro!!

E se la tipa fuori ti chiede la mancetta è a prescindere dal fatto che tu le abbia lavate o meno. Per cui mi chiedo, cos’è che spinge la maggioranza degli avventori a rinunziare quei 12” di pulizia? Improrogabili impegni? Non crede nel valore aggiunto del sapone? Boh, questo non è dato saperlo al momento.

Ma pensate ora a quante mani avete stretto in vita vostra... Ecco perchè ritengo ci sia da confidare in una veloce islamizzazione dell’europa. Almeno in zona autogrill..

martedì 7 settembre 2010

La moglie, la suocera ed il cognato

Filippo Facci è uno con la polemica facile e una faccia da schiaffi di rara portata. Però talvolta ci azzecca come pochi. Come riguardo al tormentone estivo di Fini, eletto molto frettolosamente e inspiegabilmente (anche da un certo elettorato di sinistra) a baluardo della democrazia.
Oggi non faccio altro che copia-incollare il Facci-pensiero e sottoscrivere in pieno.

Ehi Gianfranco, diciamo a te, e ti tocca pure di ascoltarci, perché vedi, noi siamo quelli che in buona parte potevano pure darti ragione, siamo quelli che potevano anche riconoscere che i problemi da te sollevati erano comunque fondati, anzi, che lo sono; noi siamo quelli che ancora ce la meniamo col partito populista e con la legalità e coi temi etici e che insomma riconosciamo che sì, Italo dice bene, non è mica tanto civile questo trattamento-Boffo che i giornali della destra (anche Libero, certo) ti stanno scaricando addosso in quest’estate mediocre. Siamo noi, Gianfranco: quelli che tutto sommato dell’appartamento a Montecarlo non ce ne frega niente, ma ecco, della suocera sì, perdio, perché è lei che ci ha ucciso, è lei – più del cognato spacconcello – ad averci afflitto e fatto venir voglia soltanto di un bel bagno al mare, a questo punto. E a noi, che ti difendiamo da mesi, adesso ci lascerai tranquillamente sfogare: quindi siediti e ascolta.

Hai 58 anni, diosanto, sei un leader, sei la terza carica dello Stato, parli di governare il Paese, di modernizzarlo, di fare partiti, hai fatto traghettamenti e percorsi mica da ridere, sei pure ex fascista, in teoria uno di polso, uno senza fronzoli e che portava il bracciale da borgataro: e però adesso sei lì, in vacanza con la suocera, sei lì, appiccicato a un’immagine di parentame invadente che affolla la tua station-wagon, l’immagine di un presidente della Camera incapace di prendere a calci nel culo un ragazzetto supponente con la Porsche metallizzata e il gilet Fay, l’immagine di un maritino curvo e soggiogato da una famiglia che da 15 anni mette a rendita le prebende dei fidanzati di Elisabetta, aurea come i suoi capelli tinti: una che non aveva neppure – di suo – le schedine dell’Enalotto.

Aspetta a replicare, Gianfranco, non parlarci di verità: non vuoi capire che non è quella a contare, non sono le indagini o le rogatorie o l’understatement, non è la realtà: è la sua rappresentazione mediatica, è il teatro che abbiamo e che forse ci meritiamo. Ed è un proscenio che ha le sue regole, col pubblico che perdona e applaude ogni familismo perché perdona e applaude se stesso: ma non è mai disposto – mai – a scendere sotto un proprio e indecente livello. È un Paese in cui persino Ugo Fantozzi comanda a casa propria e maltratta la sua Pina, un Paese in cui l’italiano medio, oggigiorno, sembra contare più di te: ed è colui che non ti perdonerà.
E dire che tu non sei Fantozzi, non sei l’italiano medio, non sei neanche un Gaucci che incontra la ragazzina e allora ne ricompensa l’intero albero genealogico. Sei un leader di 58 anni che ripetiamo, è il presidente della Camera: e però adesso sembra quasi che ti inabissi nel Tirreno per sfuggire ai piccoli mastellismi cui hai ceduto, le pressioni sui dirigenti Rai cui ti sei abbassato, e l’appartamento, e la società della suocera, e le società off-shore, soprattutto l’arroganza di un cognatino che andava appeso al muro, altro che «disappunto». Andava preso e smontato, dando fuoco alle istruzioni.

Ora che succederà? Ci riparlerai di laicità e legalità, ora che il Paese attende soprattutto spiegazioni sulla suocera? Tutto può essere, in questo Paese cattolico in cui s’avanzano prove tecniche di calvinismo. Uno che è difeso da Repubblica però ha il destino che avrà. La stampa sta facendo la sua parte, la loro campagna ha sfondato. La tua compagna, pure.

lunedì 6 settembre 2010

Per chi suona il campanello

Poi passo per fissato ma non è assolutamente così. Non credo almeno.

Fatto sta che a distanza di poche settimane mi ritrovo qua a scrivere dei TUNNG.

Il motivo è semplice, è uscito il disco nuovo ma soprattutto un singolo e un video che lo accompagna che è un capolavoro di humour nero. Almeno per me…

venerdì 3 settembre 2010

Dai Marrazzo, lascia perdere il convento..

Nell’epoca degli scandali usa-e-getta, cessato il polverone iniziale, quasi mai si sa come sia andata a finire. E’ il caso di Piero Marrazzo, a oltre un anno dalle dimissioni, dopo mesi e mesi d’indagini ho letto in un trafiletto di un quotidiano che non gli è stato contestato alcun reato. E allora mi chiedo: se non c’è reato perché ha dovuto dimettersi? Perché era “ricattabile”, si disse..

Ma solo in paesi profondamente ipocriti come il nostro i comportamenti che non comportano reati sono così pesantemente ricattabili. Del resto siamo gli inventori della doppia morale: fai quello che ti pare, va bene tutto fino a quando non ti si scopre! Droghe, adulterio, evasione fiscale.. tutto è tollerato. Però occhio: se diventa di dominio pubblico non c’è scampo, scatterà implacabile la difesa dei valori (?).

Ma se in una condotta la discriminante non è più la legalità ma la sua pubblicizzazione o meno, se la morale mediatica supera in importanza il rispetto delle leggi.. beh, allora ciao. Siamo a tutti gli effetti il paese delle (non) apparenze.


giovedì 2 settembre 2010

Il fascino discreto dell'amico "Ghedda"

Mettiamolo subito in chiaro: a me Gheddafi piace.

Mi piace perché ha la caratura dello statista di lungo corso, è lì da una quarantina d’anni e nemmeno un attentato subito (fatta eccezione per quando fece incazzare gli USA che gli bombardarono casa e qualche figlio)

E poi mi piace perchè il potere non lo ha affatto logorato, merito indubbiamente del clima caldo della Libia unito ad ampie dosi di botox, certo. Sulla tinta da supermercato con cui si colora i capelli preferirei glissare.

Ma Gheddafi mi piace soprattutto per le gite che si concede di tanto in tanto in Italia.

Tutti i giornali a scrivere fiumi d’inchiostro sulle sue “amazzoni”, le immani stronzate sull’islamizzazione dell’Europa e il valore del corano.

Ecco, Gheddafi sente il corano quanto Silvio è devoto alla bibbia, per cui davvero..piantatela di gridare: al lupo! al lupo! O almeno fatelo per le questioni serie.

Tipo che la Libia col suo 7% è di gran lunga il maggior azionista di quella banda (non banca) di UNICREDIT, Tipo che questo viene a chiedere soldi non solo a noi ma a tutta l’Europa per creare simpatiche strutture nel deserto in cui ”trattenere” chi tenta di fuggire dall’africa per raggiungere le nostre coste.

Tipo quella orrenda pletora di cosiddetti imprenditori, tutti felicemente a 90 al ricevimento in onore del rais e raggianti di fronte alle opportunità di sano “bisnes” che il Ghedda può offrire loro.

Nota di ulteriore colore: era presente anche il figlio del colonnello e futuro leader di quella bella terra, il primogenito Pier-Gheddafi..