Ho sempre avuto una stima altissima di me medesimo. Giusto per dare un’idea, se mi trovassi all’interno di uno stadio con 80000 spettatori ho la certezza di essere uno dei tre col Q.I. più alto.
Qualcuno potrebbe confonderla con arroganza o peggio per megalomania. Io ho sempre preferito definirla “coscienza dei propri mezzi”.
Una coscienza questa che si manifestò in tutta la sua portata per la prima volta in seconda elementare, quando sciorinai in un amen l’insidiosa tabellina del 7 (ricca di numeri dispari) ad una maestra dall’espressione quasi estatica, impressionata da una tale dimostrazione di forza delle mie qualità intellettive.
Da lì la mia vita è stata costellata da una straordinaria, continua, sequela di conferme: come aver superato al primo colpo l’esame di guida o il ricordare con semplicità che il senso per svitare il tappo di un vasetto è quello antiorario.
Per questo ho sempre ritenuto che sottopormi ad un test che confermasse la mia super-intelligenza, fosse superfluo. Senza contare che la certificazione di tale superiorità nei confronti del 99% del genere umano sarebbe potuta sembrare a qualcuno un tantinello di cattivo gusto.
Questo fino a ieri, quando alla fine di una giornatina piuttosto pienotta, rimbalzando qua e là su internet sono capitato su questo sito NIENTEANSIA. Del fatto perché sia arrivato là sopra non è affar vostro, vorrei piuttosto focalizzare l'attenzione sul preteso test d’intelligenza: 33 domande a cui rispondere in 15 minuti. Prima di partire una nota introduttiva precisa che il test non misura l’intelligenza globale ma si limita a misurare il Q.I. relativamente a “prontezza mentale” e le “capacità logiche”.
Certo della mia intelligenza globale, ero sicuro che avrei avuto almeno una conferma parziale alle mie suddette capacità globali.
Invece no: 60. Ho totalizzato un cazzo di 60 di punteggio finale!!! Praticamente il test mi ha collocato appena sopra a Gasparri ma decisamente meno di un’ameba afflitta da forte ritardo mentale.
Ci sono rimasto piuttosto male, tecnicamente non ci ho proprio dormito.
Poi questa mattina, a mente fredda, ci ho riflettuto meglio e mi sono dato l’unica spiegazione logica possibile: mentre rispondevo al test avevo il sole negli occhi e mi sono leggermente distratto.
Ora, se ora voleste cimentarvi pure voi raccomando solo due robe: concentrazione e di verificare che il sole non sia ancora tramontato. Quindi, in caso di difficoltà distogliere lo sguardo dal monitor e accecarsi. Come scusa è validissima.