venerdì 29 gennaio 2010

the catcher in the rye

A dire il vero il vecchio Salinger, di fatto, già da diversi decenni se ne era andato da questo mondo. Venerdì scorso ha solo ratificato la cosa.
Nessuna intervista e un solo scatto negli ultimi trent’anni (che per altro lo ritrae mentre sta per colpire chi lo fotografa). Uno che ha lasciato migliaia di pagine inedite "perché amava scrivere ma non pubblicare".

Eppure siamo milioni a ricordarlo. Merito di quel libro con la copertina vuota, bianca con solo il titolo: Il giovane Holden.

Chiamato così da noi perchè l'originale The Catcher In The Rye, è un intraducibile gioco di parole secondo cui il "vecchio" Holden Caulfield immagina un Catcher in un campo di segale che afferra i bambini prima che cadano nel vicino dirupo.

E l’immagine di un uomo che sta lì, pronto ad afferrarti prima che tu cada nel vuoto, è qualcosa che trasmette fiducia. Una fiducia che il confuso 17 enne protagonista non poteva avere.

Eppure Holden il perdente è diventato un'icona. Riappare ad ogni generazione successiva. Nel ’68, in quelli violenti e politicizzati degli anni ’70, come nei vacui degli anni ’80, nella generazione X o i precari di oggi. Ma lui, il 17enne sta sempre lì, a cazzeggiare, a non lasciarsi scalfire da nulla, equamente disinteressato al passato e dal futuro che non può conoscere. Vivendo solo di presente, proprio come prova a fare il "vecchio" Holden Caulfield.

martedì 26 gennaio 2010

C'è DELMARCIO a Bologna

Constata l’impossibilità per un sindaco di promulgare leggi ad-personam, Del Bono (indagato per peculato, abuso di ufficio e truffa) è stato “persuaso” a dare le dimissioni.

venerdì 22 gennaio 2010

Termini a termine

Termini Imerese verrà chiusa. Ok, non se ne parla come dell’importantissima (?) riforma del processo breve ma è così.

Marchionne, quello dei pullover, aveva cominciato a sbiascicarlo un anno e mezzo fa. Ora, finiti gli incentivi sulle rottamazioni, può finalmente dirlo con serenità.

Il motivo è semplice: la FIAT ci rimette. Ed io gli credo, se fosse diversamente ci avrebbe investito, un po' come ha appena fatto all'estero.

Io, come dicevo, gli credo, certo. Però bisognerebbe raccontarla tutta, cioè che la FIAT, a Termini Imerese, era arrivata solo perché lo Stato, aveva pompato una quantità di soldi da paura.

Una montagna di quattrini tale da rendere “allettante” andare a costruire automobili in un contesto in cui non esisteva alcuna “cultura” industriale, senza aziende a meno di 600 km, senza alcuna infrastruttura e con la presenza di un socio occulto abbastanza ingombrante come la criminalità organizzata.

Una cattedrale nel deserto, come si è soliti definirle. Ed è stato così per trent'anni.

La cattedrale è stata redditizia fin tanto che sono piovuti i finanziamenti pubblici più o meno diretti. Un’entrata, questa, molto più importante per FIAT di quella rappresentata dalle Lancia Yspsilon che là ancora si costruiscono.

Marchionne però dice che ora ci rimette, che è uno stabilimento in perdita.. Per cui, che ti fa? Se ne va dove i ponti d’oro glieli offrono ancora, che si chiami Serbia, Polonia o culo di mondo.

Però, magari, se prima di sbaraccare, prima di lasciare a casa alcune migliaia di operai,

potesse ridare indietro quelle montagne di soldi che si è indebitamente intascato.. ecco sarebbe cosa gradita.

mercoledì 20 gennaio 2010

Holidays must go on













No so.. però leggere che una nave da crociera extra-lusso, due giorni fa, aveva attraccato serenamente in una caletta nei pressi di Port au Prince mentre la portaerei Cavour con i nostri soccorsi arriverà tra quasi una settimana.. boh, mi ha fatto un po’ schifo.

martedì 19 gennaio 2010

Bettino e il suo bottino culturale

Riconciliazione. Una delle parole più inflazionate e più usate a cazzo della storia.

Anche perché si scrive riconciliazione ma si legge revisione.

L'italia è quel paese lì, ha nel suo genoma la riconciliazione con chiunque. Fossero repubblichini, piduisti, brigatisti rossi o terroristi neri.

Gli ultimi a pretenderla sono i condannati di tangentopoli che esibiscono la salma del loro capobanda e ne chiedono a gran voce la sua riabilitazione.


Si insomma, dai..è passato del tempo.. mica ce l’avrete ancora con noi? In fondo pure noi avevamo le nostre ragioni.


...Quali?

mercoledì 13 gennaio 2010

Avatar, er messaggio: Se stava meglio quando se stava peggio

Non essendo un giornalista, non essendo famoso, non essendo un quarto di vip o conoscendo nessuno che potesse imbucarmi non sono stato invitato a nessuna anteprima glamour sul film che cambierà la storia del cinema (buuuum).
Mi è dispiaciuto. Dico davvero, la cosa mi ha spezzato il cuore ma me ne sono fatto una ragione. Non mi sono perso d’animo e l’anteprima me la sono realizzata in proprio con torrent e un sito specializzato in sottotitoli zippati. Olè.

Poi, complice la convalescenza post influenzale che mi ha obbligato in casa lo scorso weekend, me lo sono visto in santa pace, con una coca e una fetta di panettone decisamente andato.

Alla fine delle due ore e mezza la prima reazione è stata : “Bah”.
Seguito da un “Boh” ed un “Beh”, anche se non certo di aver rispettato quest'ordine.


Si, insomma sono perplesso. Ovunque ti giri è un fiume in piena di articoli sognanti su questo film ed io ? pacatamente neutro, con la doccia fatta due ore dopo me lo ero già scordato 3/4.

Traduco: per il film a più alto budget della storia mi sarei aspettato.. come dire.. di più.
Per come la vedo io, dei 400 milioni spesi, potevano che so, tirar via 500.000 dollari dagli effetti speciali per il cavallo a sei zampe e pagare uno sceneggiatore qualsiasi.
Mica dico che dovevano prendere uno bravo (anche se con quasi un miliarduzzo delle vecchie lire c’avresti la fila di volenterosi che si sarebbero cimentati volentieri).

Invece no, quel zuccone taccagno di Cameron ha preferito realizzare quei cazzo di cavalli a sei zampe e tenere la sceneggiatura originale (che a quanto ricordo è in buona parte sua). Risultato: una storiellina ambiental-fantascientifica sullo scontro di civiltà con riedizione del mito del buon selvaggio.
Bah. Beh. Boh…

Oh, prima di scriverne qua mi sono confrontato con altri in alcuni forum, mi hanno risposto su per giù che: per coglierne la grandezza lo si deve vedere con gli occhialini 3D.

Mea culpa: Ammetto di aver sempre sottovalutato gli occhialini di cartone...

sabato 9 gennaio 2010

Uelcom in Rosarno

Si scopre così, da un giorno all’altro, che nei campi attorno a Rosarno vivono duemila reietti in condizioni sub-umane.
Si scopre così dicevo, quasi per caso.
Si scopre perché qualche giorno or sono, hanno sparato a due di questi, e gli altri (chiamatela ultima goccia) sono scesi in strada sull’incazzato mosso e hanno sfasciato diverse auto e cassonetti.

Non l’avessero mai fatto questi brutti-negri-violenti-che-rubano-il-lavoro-agli-italiani !!
Già perché, come ha raccontato in maniera involontariamente comica il TG1, sono nati immediatamente dei “comitati spontanei” di cittadini.
Ora, da quel che ne ho sempre saputo io, i comitati raccolgono firme o robe così... ma dev'essere una concezione vecchia.

Si, perchè i miei illustri connazionali di quelle parti hanno tutti imbracciato spranghe, bastoni e qualcuno (di nuovo) armi da fuoco per la più classica caccia al negro tanto amata in Alabama e località simili nel secolo appena passato.

Risultato: altri feriti gravi. Non c’è scappato il morto solo perché quei "fottuti negri" di cui sopra risultano essere dei bersagli particolarmente mobili per tutti quei mafiosi, sfruttatori, figli di puttana.