giovedì 10 gennaio 2013

Nuovi edifici che crollano, quadri neri e altre robe bellissime



Partiamo con una doverosa premessa. Gli Einstürzende Neubauten non sono propriamente un gruppo "commerciale". Spesso l'eccessivo uso del noise-industrial (ad un concerto il buon Blixa ha smesso di cantare e per un po' si è messo a "suonare" un martello pneumatico ) non me li hanno mai fatti entrare del tutto nel cuore, per usare un eufemismo.

Però, c'è un PERO'. E dura 4'24". Ed è un capolavoro assoluto.


Non è il rosso del sole morente


la sorprendente macchia sulle lenzuola del mattino

Non è quel rosso di cui sanguiniamo



Il rosso del cabernet sauvignon

Un mondo di rubino, tutto invano



Non è quel rosso



Non è come la famosa pioggia di Zeus

Non viene assolutamente giù dal cielo

E' all'aperto, ma non viene rubata

Non è quel color oro

Non è d'oro come la memoria

O come l'età dallo stesso nome



Non è quel color oro



Vorrei che fosse questo il tuo colore

Il tuo colore, vorrei



E' nero come il quadro di Malevitch

La gelida fornace nella quale fissiamo gli occhi

Un tono alto su una gradazione futura

E' una fiaba da notte invernale senza stelle

Ti si adatta bene



E' quel nero



Vorrei che fosse questo il tuo colore

Il tuo colore, vorrei...

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