La superficialità con la quale parlava della crisi e dei migliaia che perdono il lavoro era davvero rara. In studio uno sparuto gruppo di licenziati con un calcio in culo veniva esibito a mo’ di brutte-statuine non parlanti, al massimo qualche monosillabo di risposta a domande del tipo: “E’ dura arrivare a fine mese con una cassa integrazione a zero ore ?”.
Dopo l’incerto SI del poveretto di turno il microfono era già dieci metri più in là per sentire (questo si) l’approfondimento di qualche insigne giornalista / filosofo / professor vattelappesca di turno.
Demagogico. Orribile.
Ho rivalutato Vespa perché se confrontato all’irritante nulla di Lerner credo che il primo meriti, quantomeno, l’onore delle armi.
Si perché per distorcere o distogliere dalla verità è necessaria un’indubbia attitudine alla paraculaggine unita magari ad una buona dose di cinismo. Ok,, non saranno propriamente “doti” giornalistiche.. ma per lo meno necessitano d’intelligenza (seppur asservita).
Ma tutto ciò in Lerner latita, è assente. E quel che è peggio lui, del suo nulla, appare proprio compiaciuto. Contento lui…
3 commenti:
Effettivamente Lerner non è un mostro di simpatia...
A me Gad Lerner é stato sempre sul cazzo! Pensate che non gli preferisco solo Vespa ma persino Mentanaaaaaaaa!!!!
A questo punto mi è venuta la nostalgia delle prime edizioni di "otto e mezzo" su la7 in cui giulianone Ferrara maltrattava quasi quotidinamente il "celebrolesso" in questione... sigh ! ;-)
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