Un marito che di lavoro fa “il fratello” del più famoso Pierferdinando.
Silvia l’ho conosciuta ai tempi in cui era presidente dell’associazione imprenditori di Bologna.
Il suo essere molto pappa-e-ciccia con i politici di governo del momento (a prescindere dal colore) me la rese ancor più antipatica del suo essere tifosa sfegatata della Virtus.
Finito il suo mandato all’associazione uno pensa, sarà tornata a lavorare a tempo pieno nella sua azienda. Invece no, l’ingombrante cognome (sempre Casini, non Noè) le fece capire che il suo futuro era in politica. Il caso volle poi proprio con L’UDC del cognato...
Ed è così che Silvia si candida da cinque o sei anni ad ogni elezione: comunali, europee, di condominio… e ora alle regionali.
Fino ad ora ha collezionato un record di trombature che la vede seconda solo alla buon’anima di Moana Pozzi. Anzi no, quest’ultima in parlamento riuscì ad entrare.
Ah, la foto che ho messo è di una precedente campagna elettorale ma dal momento che lei si ripresenta sempre cambiando solo lo slogan non vedo perché dovreste trovarci voi qualcosa da ridire.
3 commenti:
Ma come, non apprezzi la coerenza? Almeno non cambia partito ogni anno! :-S
"Fino ad ora ha collezionato un record di trombature che la vede seconda solo alla buon’anima di Moana Pozzi."
Questa frase rimarrà nella storia.
In effetti ha molte più chance di entrare nella storia la mia frase rispetto a suddetta candidata.. ;-)
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